Agia Cia, nei campi solo 9% under 40. Serve ricambio generazionale – Mondo Agricolo
Il 9,3% del totale di chi possiede un’azienda agricola in Italia ha meno di 40 anni, a livello Ue si arriva circa al 12%, con l’età media degli agricoltori ancora intorno ai 57 anni.
Quello del ricambio generazionale è una strada ancora in salita che ha bisogno di un bilancio dedicato nella Pac. L’Italia però non può aspettare e deve portare a compimento l’attuazione della legge Quadro sull’imprenditoria agricola giovanile a firma del presidente della Commissione Agricoltura alla Camera, Mirco Carloni.
E’ il messaggio lanciato dall’assemblea di Agia, l’Associazione dei giovani imprenditori agricoli di Cia, che celebra i suoi 25 anni. L’evento organizzato al Cnel, ripercorre l’impegno di Agia Cia negli anni, dalle battaglie per l’accesso alla terra e al credito, alla spinta per la legge nazionale Carloni, passando per il contributo in Europa alla ‘Risoluzione Carvalhais’ nel 2023 sui giovani, fino alla Strategia Ue per il ricambio generazionale appena presentata della Commissione Ue.
Dal 2000 a oggi Agia-Cia ha costruito contesti di confronto in ambito accademico e istituzionale, in particolare con ruoli chiave nel Ceja, organizzazione che rappresenta i giovani agricoltori europei. “Ripercorrere i 25 anni di Agia-Cia serve a rinsaldare l’impegno dell’associazione in favore delle politiche agricole giovanili – ha detto il presidente nazionale Enrico Calentini – ma anche a sollecitare azioni concrete e fondi adeguati per dare seguito a leggi e proposte ora in campo. La sicurezza alimentare globale, il Made in Italy e le aree interne del nostro agroalimentare – ha aggiunto – devono poter contare sugli under 40. Entro i prossimi 25 anni ci aspettiamo la piena realizzazione di quel ricambio generazionale nel settore. Per questo, l’obiettivo della Strategia Ue di portare gli under 40 del comparto al 24%, non può stare in piedi senza un bilancio dedicato nella Pac. Al governo chiediamo di fare la differenza portando avanti la legge Quadro”. Auguri, infine, ad Agia-Cia per il suo quarto di secolo dal presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini, “che merita, insieme un’Europa all’altezza, che non indebolisca e frammenti una delle politiche fondanti dell’Ue”.
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