Lazio

Roma, attacco neofascista ai ragazzi del liceo Righi: cori per il Duce

Attimi di paura ieri sera davanti al liceo scientifico Righi di Roma, occupato dal 22 ottobre.

Un gruppo di giovani con il volto coperto ha tentato di forzare l’ingresso dell’edificio, gridando – secondo diverse testimonianze – «Duce, Duce» prima di fuggire all’arrivo delle forze dell’ordine.

Sul posto sono intervenuti carabinieri, polizia e vigili del fuoco, ma al loro arrivo i ragazzi si erano già dileguati.

Non si sono registrati feriti, ma l’episodio ha scosso profondamente studenti e docenti, riaccendendo i riflettori sul clima di tensione politica che da settimane attraversa le scuole della Capitale.

La denuncia degli studenti: “Un tentato raid squadrista”

L’Opposizione Studentesca d’Alternativa (Osa) ha subito condannato l’accaduto, parlando apertamente di “tentato raid squadrista”.

«Dopo Genova, i fascisti riprovano a Roma ad attaccare le lotte degli studentiscrive il collettivo –. Sono i servi del governo, gli stessi che cantavano cori a Parma. Mandiamo tutta la nostra solidarietà al Righi».

Nel comunicato, Osa lega l’attacco al clima politico e repressivo che – a loro dire – circonda le mobilitazioni giovanili: «Il governo è in difficoltà per la forza delle proteste, dalle piazze per la Palestina alle decine di occupazioni in tutta Italia».

Il movimento rilancia infine la mobilitazione con lo sciopero studentesco nazionale “No Meloni Day”, in programma per il 14 novembre.

L’occupazione e le polemiche politiche

L’occupazione del liceo Righi era iniziata il 22 ottobre, nel pieno dell’ondata di proteste che ha coinvolto decine di istituti in tutta Italia.

Nei giorni successivi era scoppiata la polemica con il deputato della Lega Rossano Sasso, che aveva criticato la scuola per un convegno sul Medio Oriente previsto all’interno dell’istituto, poi annullato.

Gli studenti avevano risposto con una lettera aperta, rivendicando l’occupazione come «atto politico e collettivo» nato da un’assemblea partecipata, e difendendo il diritto al confronto libero e pluralista anche su temi internazionali come il conflitto israelo-palestinese.

Indagini in corso

Le forze dell’ordine stanno ora ricostruendo la dinamica del tentativo di irruzione, acquisendo le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona.

Al momento non risultano fermi, ma la Procura di Roma segue con attenzione gli sviluppi per accertare eventuali responsabilità.

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