Chiara Ferragni, processo al via: cosa avrà voluto dirci il suo look da tribunale?
Una camicia bianca dal colletto impeccabile, un completo con blazer doppiopetto nero: il look di Chiara Ferragni in tribunale a Milano resterà certamente – comunque vadano le cose – uno dei più ricordati di questo 2025. Dopo aver mantenuto il silenzio sui social per circa ventiquattro ore, l’imprenditrice è tornata sotto i riflettori per la seconda udienza pre-dibattimentale del processo legato al Pandorogate e alla controversia delle uova di Pasqua benefiche. Lo ha fatto in pieno stile e riportando in auge non il tailleur, bensì una riflessione sulla famigerata estetica #courtcore.
Niente loghi in vista, niente colori eccentrici, niente gioielli preziosi da capogiro: il rigore più assoluto parla da sé nel look di Chiara Ferragni, in cui il tailleur è assoluto protagonista, con pantaloni dal taglio dritto e blazer doppiopetto ben avvitato. Una mise sartorialmente impeccabile, completata dalla camicia bianca, la borsa di pelle portata a spalla e i tacchi a spillo. Una scelta chiaramente ben ponderata e studiata, per far sì che il messaggio arrivi al destinatario comunicando solo modestia, calibro, professionalità. D’altronde, Chiara Ferragni si è sempre dichiarata innocente, sin da quando nel dicembre 2023 si pronunciò per la prima volta al riguardo, indossando quella celebre tuta del pentimento (che andò sold-out in pochissime ore) che mai più nessuno ha dimenticato.
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