Umbria

A Perugia convegno internazionale sulla salute mentale: qui dove fu anticipata la riforma Basaglia


La riforma dell’assistenza psichiatrica a Perugia cominciò nel 1965, tredici anni prima della legge Basaglia che nel 1978 sancì la chiusura dei manicomi in tutta Italia. Fu un passaggio pionieristico, che fece del capoluogo umbro uno dei primi laboratori di trasformazione del sistema di cura e accoglienza per le persone con disagio mentale. A distanza di sessant’anni, quella stagione di rinnovamento continua a rappresentare un punto di riferimento, e oggi più che mai si rinnova la tensione a promuovere un’assistenza di qualità, fondata sulla collaborazione tra istituzioni e sul consenso dell’opinione pubblica.

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Il tema è al centro dell’iniziativa in programma a Perugia, dedicata alla memoria della chiusura dell’Ospedale psichiatrico cittadino e alle prospettive della salute mentale nelle comunità locali.

La giornata si apre alle 10 con la proiezione del docu-film «Dentro le proprie mura», che racconta il percorso di superamento dell’ospedale psichiatrico di Perugia. L’incontro, rivolto in particolare alle scuole, sarà coordinato dalla consigliera provinciale Francesca Pasquino e vedrà la partecipazione del regista Carlo Corinaldesi e della psichiatra Elisabetta Rossi, dell’associazione Perlumbria.

Nel pomeriggio, alle 17, è previsto il saluto del presidente della Provincia di Perugia Massimiliano Presciutti, seguito dal panel internazionale coordinato da Gabriella Mecucci, direttrice della rivista online Passaggi Magazine.

Interverranno Giovanna Del Giudice, psichiatra e presidente della Conferenza per la salute mentale nel mondo Franco Basaglia; John Foot, docente all’Università di Bristol; Francesco Scotti, psichiatra dell’associazione Perlumbria; Claudio Fogu, docente all’Università della California di Santa Barbara; e Antonio Maone, psichiatra e membro del direttivo della Società italiana di epidemiologia psichiatrica.

A concludere la giornata sarà la sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi.

L’iniziativa vuole rimettere al centro il valore dell’integrazione tra sanità, ricerca e società civile, per rilanciare una politica di salute mentale che risponda ai bisogni del presente. A sessant’anni dall’avvio della riforma perugina, l’obiettivo resta quello di costruire comunità inclusive, capaci di garantire diritti e dignità a ogni persona.

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