Ce l’hai in bocca e sono vivi: la scoperta disgustosa che non ti farà dormire la notte
Una scoperta da molti definitiva “disgustosa” ha allertato gli scienziati: ce l’hai in bocca e sono vivi. Ecco di che cosa si tratta.
I continui studi sul corpo umano e sul suo variegato universo di batteri, virus, e microbi hanno portato ad una recente scoperta che allertato l’attenzione degli scienziati e dei tanti addetti ai lavori. Una novità che è oggetto di considerazione e che è stata considerata innovativa. Il contesto preso in esame è quello del microbioma della bocca dove è noto convivono diversi microrganismi che svolgono funzioni specifiche come quella di facilitare la digestione. Come in altri contesti del corpo umano la convivenza di tali elementi crea una sorta di equilibrio perfetto.
Tuttavia recentemente è stata accertata all’interno della bocca l’esistenza di una sorta di molecole che non sono assibilabili a batteri o virus, o altri elementi classificabili. Sono una sorta di frammenti misteriosi, vivi, che sono stati rivelati attraverso un modo diverso da quelli tradizionali e che fa riferimento all’intelligenza artificiale. Certo pensare che si hanno tanti piccoli organismi vivi in bocca può sembrare disgustoso, ma in realtà convivono con l’ambiente ne fanno parte in modo unitario. Per ora sono ancora in fase di studio e quanto pare non causano nessun effetto negativo sulla salute, anche per questo si può dormire tranquilli.
Si tratta di minuscole molecole circolari di RNA che ad oggi non rientrano in nessuna categoria conosciuta. Sono stati battezzati con il nome di “obelischi” data la loro forma allungata che e compatta, come una sottile colonna di informazione genetica. La scoperta è stata pubblicata sulla nota rivista medica Cell e ha lasciato tutti senza parole. Sembra che gli obelischi siano inoltre presenti in numero elevato e alcuni codificano una proteina specifica, soprannominata Oblin. Il che li distingue dai viroidi che non sono in grado di codificare.
Gli obelischi: la scoperta che lascia senza parole
Ad oggi gli obelischi sono considerati una sorta di zona non chiara della biologia, hanno infatti delle caratteristiche non associabili ad altri organismi e hanno una vita loro. Gli algoritmi di intelligenza artificiale che li hanno identificati li hanno applicati a enormi banche dati di RNA umano. Tuttavia ad oggi, seppure numerosi e abbondanti, non sono considerati pericolosi. E’ tuttavia certo che non sono presenze passeggere, ma si stabiliscono nella bocca per mesi. La considerano il loro ambiente naturale per vivere.

Presenza sconosciute in bocca-Vvox.itSi trovano soprattutto nella saliva e si replicano autonomamente, senza ricorrere a enzimi o proteine esterne. Infine non causano malattie e convivono pacificamente con la flora batterica. Per il momento non è stato chiarito l’impatto che gli obelischi hanno sul corpo umano e sulla sua salute, diversi gli studi in corso per comprendere al meglio la scoperta che è considerata sorprendente e inaspettata.
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