tra i progetti premiati c’è anche la Contea Gentile di Bucchianico

Dalla dissetante acqua tonica al luppolo alla fattoria focalizzata sulla “mindfulness finlandese”attraversando una contea degli hobbit rigorosamente abruzzese. Sono alcune delle idee premiate nella cerimonia di Oscar Green Abruzzo 2025, l’evento di riferimento dedicato alle giovani imprese agricole più innovative e sostenibili della regione, svoltosinella serata del 31 ottobre nel Villaggio Coldiretti di Pescara.
Promosso da Coldiretti Giovani Impresa e Coldiretti Abruzzo, con il sostegno della Camera di Commercio di Chieti e Pescara, l’evento ha rappresentato un’occasione unica di confronto, ispirazione e celebrazione delle eccellenze abruzzesi, evidenziando come passione, creatività e sostenibilità siano le chiavi per il futuro dell’agricoltura regionale.
Le imprese premiate hanno dimostrato che l’innovazione può nascere anche nei contesti più piccoli e inaspettati dell’Abruzzo, contribuendo a ridisegnare il volto dell’agricoltura regionale.
La categoria “Agri-Influencer” è stata vinta da Nicolas Gentile, creatore della Contea Gentile di Bucchianico, un villaggio rurale che, attraverso i social media, cattura l’immaginazione di migliaia di follower, portando il fascino della vita semplice degli hobbit e autentica dell’Abruzzo nel mondo digitale.
La categoria “Campagna Amica” è andata a Martina Chiola di Nocciano, che ha trasformato la sua fattoria Fluxy Farm in un’oasi di benessere e consapevolezza, ispirata alla filosofia finlandese della “mindfulness in fattoria”, unendo natura, relax e rispetto degli animali in un’esperienza di grande valore etico e sensoriale.
Nella categoria “Impresa Digitale e Sostenibile” è stata invece premiata Martina Veronica Mandelli di Goriano Valli, che ha avviato una vigna di montagna in un territorio di grande pregio storico e ambientale, promuovendo una produzione rispettosa della natura e delle tradizioni abruzzesi.
La categoria “Più Impresa” è andata a Olga Kozmanidze e Fabio Ciarcelluti di Pescara e Loreto Aprutino, pionieri della Kombucha agricola in Italia, che hanno saputo unire antiche tradizioni orientali con i sapori autentici dell’Abruzzo, creando un prodotto innovativo e di grande appeal.
Mentre la categoria “Coltiviamo Insieme” ha visto trionfare Antonella Marrone di Roseto, titolare del birrificio Hopera e ideatrice di un’acqua tonica al luppolo, la Whop – Water Hop, una bevanda analcolica a base di luppolo, ricca di proprietà benefiche e perfetta per uno stile di vita sostenibile e consapevole. Menzione speciale Abruzzo per Angiolina De Angelis, allevatrice di Caramanico Terme titolare di una fattoria didattica, premiata dal presidente regionale di Coldiretti Abruzzo, Pietropaolo Martinelli, per il coraggio nell’affrontare “le avversità con determinazione e speranza, senza rinunciare ai propri sogni nonostante la crisi del settore zootecnico”.
Sono 1240 i giovani agricoltori abruzzesi al lavoro nelle campagne nel segno della sostenibilità e della creatività, – è stato ricordato nel corso dell’evento – l’indirizzo produttivo più gettonato tra i giovani agricoltori risulta quello legato ai cereali (grano, mais, legumi da granella) scelto dal 16% delle imprese, che precede ortaggi (13), allevamento (11), vino (11%) e olio (9%). A distinguere le imprese under 35 è soprattutto la propensione a sfruttare le tante opportunità dalla multifunzionalità, introdotta nel 2001 dalla cosiddetta Legge di Orientamento, fortemente sostenuta dalla Coldiretti. Si va dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo, ma anche alle attività ricreative, l’agricoltura sociale per l’inserimento di disabili, detenuti e tossicodipendenti, la sistemazione di parchi, giardini, strade, l’agribenessere e la cura del paesaggio o la produzione di energie rinnovabili. “Una rivoluzione – ha sottolineato il direttore di Coldiretti Marino Pilati – che ha trainato anche la profonda mutazione della considerazione sociale del mestiere dell’agricoltore”.
“Secondo l’ultimo rapporto della Rete rurale nazionale – ha aggiunto Carla Di Michele, delegata di Coldiretti Giovani Impresa Abruzzo – la produttività media per superficie delle imprese giovanili italiane è pari a 4500 euro per ettaro, doppia rispetto a quella europea e francese, ma è superiore anche a quella della Germania e soprattutto della Spagna, grazie alla maggiore specializzazione in coltivazioni ad elevato valore aggiunto. A ostacolare il fenomeno del ritorno in campagna sono purtroppo diversi fattori strutturali tra cui l’eccesso di burocrazia che rappresenta una vera e propria tassa occulta per gli agricoltori e l’accesso al credito, un fattore fondamentale per sostenere la realizzazione delle mille idee creative che nascono dalle imprese giovani, nel segno della sostenibilità, dell’innovazione di prodotto e nella tutela dell’ambiente e della biodiversità”.
Source link




