Veneto

Venezia, riaperto Ponte votivo tra Fondamente Nove e San Michele per la Commemorazione dei Defunti

Dal 30 ottobre al 9 novembre Venezia rinnova una delle sue tradizioni più suggestive: il ponte votivo che collega le Fondamente Nove all’isola di San Michele torna a unire simbolicamente la città dei vivi al luogo dedicato alla memoria dei defunti. L’inaugurazione della struttura è avvenuta questa mattina alla presenza del sindaco e delle principali autorità cittadine, in occasione delle celebrazioni per la Commemorazione dei Defunti e per il Giubileo della Speranza.

Il collegamento pedonale resterà attivo per tutta la durata delle ricorrenze. Fino a domenica 2 novembre potranno attraversarlo solo i residenti e i possessori della Carta Venezia Unica, mentre da lunedì 3 novembre sarà aperto a tutti fino alla chiusura prevista per domenica 9 novembre.

La cerimonia di apertura si è svolta in un clima di raccoglimento. Dopo il taglio del nastro, il sindaco ha reso omaggio alla tomba di Valeria Solesin, la giovane veneziana vittima dell’attentato al Bataclan di Parigi nel 2015, di cui ricorre tra pochi giorni il decennale. La benedizione del ponte è stata impartita da monsignor Vincenzo Piasentin, vicario episcopale per la vita consacrata, in rappresentanza del patriarca Francesco Moraglia.

Il ponte votivo di San Michele rappresenta un appuntamento particolarmente sentito dalla comunità veneziana. La sua riapertura rievoca la tradizione, in uso fino al 1950, del ponte di barche che consentiva ai cittadini di raggiungere a piedi l’isola del cimitero nei giorni dedicati alla commemorazione dei defunti. Dopo un’interruzione durata decenni, l’iniziativa è stata ripristinata nel 2019 su decisione dell’amministrazione comunale, diventando un momento di incontro e riflessione condivisa.

Dal punto di vista tecnico, la struttura è lunga oltre 400 metri e larga 15. È formata da moduli galleggianti analoghi a quelli impiegati per il ponte del Redentore, per la Festa della Salute e per la Venice Marathon. Al centro è presente un varco navigabile alto 3,5 metri e largo 10, che consente la regolare circolazione delle imbarcazioni e garantisce la continuità del traffico acqueo nella laguna.

Il passaggio pedonale sarà consentito verso l’isola di San Michele fino a un’ora prima della chiusura del cimitero e, in direzione opposta, fino all’orario di chiusura dello stesso. Il cimitero resterà aperto dalle 7.30 alle 17 fino al 2 novembre e dalle 7.30 alle 16.30 nei giorni successivi, fino al 9 novembre.

Gli orari di accesso al ponte saranno i seguenti: giovedì 30 ottobre dalle 11 alle 16, da venerdì 31 ottobre a domenica 2 novembre dalle 8 alle 16, e dal 3 al 9 novembre dalle 8 alle 15.30. In caso di grande affluenza o di condizioni meteorologiche sfavorevoli, come maree superiori ai 115 centimetri o venti forti, la Polizia Locale potrà regolare i flussi di passaggio istituendo sensi unici o temporanee limitazioni d’accesso. Le operazioni di gestione e sicurezza saranno garantite da Vela Spa e Venis, che si occuperanno rispettivamente degli aspetti organizzativi e informatici.

L’apertura del ponte votivo assume per la città un valore che va oltre la funzione pratica del collegamento. L’attraversamento a piedi della laguna, nel periodo dedicato alla memoria dei defunti, è un gesto collettivo che unisce spiritualità, tradizione e identità cittadina. In occasione del Giubileo della Speranza, il percorso assume anche un significato di fiducia e di rinascita, invitando a riscoprire la dimensione più intima del rapporto tra i veneziani e la loro storia.

Il ponte si inserisce nel panorama delle celebrazioni religiose e civili che scandiscono l’anno veneziano, come quelle del Redentore e della Salute. In questo caso, tuttavia, il simbolismo è particolarmente forte: attraversare l’acqua verso l’isola di San Michele diventa un gesto di continuità tra passato e presente, tra la città e i suoi abitanti scomparsi, in un dialogo silenzioso che solo Venezia riesce a evocare.

Per molti cittadini si tratta di un momento di raccoglimento personale, ma anche di partecipazione collettiva. Il cammino verso l’isola, immerso nel silenzio della laguna autunnale, permette di riscoprire la profondità del legame con la città e con i suoi valori più antichi. L’evento, pur semplice nella sua realizzazione, restituisce un senso di comunità e appartenenza, offrendo uno spazio di riflessione condivisa.

Durante l’inaugurazione, il sindaco ha sottolineato come la realizzazione del ponte rappresenti la volontà di mantenere vive le tradizioni veneziane, valorizzando allo stesso tempo l’aspetto spirituale e umano della città. Il ponte, ha osservato, è un simbolo di unione e di speranza, capace di congiungere luoghi e persone, di superare distanze fisiche e interiori, e di ricordare che la memoria è una forma di continuità tra generazioni.

Il ponte votivo resterà accessibile fino a domenica 9 novembre, quando sarà smontato e rimosso dalla laguna. Fino a quella data, veneziani e visitatori potranno attraversarlo per rendere omaggio ai propri cari e vivere un momento di riflessione collettiva. Un rito che, di anno in anno, rinnova la capacità di Venezia di coniugare fede, memoria e bellezza, in un equilibrio unico tra acqua e pietra, silenzio e devozione.


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