bambino cade nello stagno a causa della recinzione divelta

Un bambino di due anni e mezzo è caduto nello stagno del Parco Fluviale Hoffmann, in un punto in cui la recinzione di protezione risulta divelta. L’incidente, avvenuto una decina di giorni fa accanto all’area giochi, ha provocato un grande spavento ma, fortunatamente, non ha avuto conseguenze gravi per il piccolo.
L’episodio, reso noto dalla consigliera comunale di opposizione Maria Frigeri (Patto per Foligno), ha immediatamente riacceso il dibattito sulla sicurezza e la manutenzione degli spazi pubblici cittadini. La consigliera ha denunciato pubblicamente l’accaduto, annunciando il deposito di un’interrogazione consiliare per chiedere conto all’amministrazione comunale delle condizioni del parco.
“L’evento – ha dichiarato Frigeri – pone un problema concreto di responsabilità pubblica: chi garantisce che gli spazi urbani, peraltro individuati per il gioco e la socialità di famiglie e minori, siano sicuri e adeguatamente mantenuti?”.
Nel suo atto ispettivo, il gruppo di minoranza chiede con urgenza all’amministrazione comunale di verificare immediatamente la recinzione dello stagno e dell’intera area giochi adiacente, procedendo alla rimozione dei rischi, al ripristino della recinzione e a tutti gli interventi di messa in sicurezza entro tempi certi. Patto per Foligno sollecita inoltre un monitoraggio completo di tutte le aree verdi e ludiche della città e chiede che l’assessore competente riferisca in consiglio sulla situazione.
Secondo Frigeri, quanto accaduto al Parco Hoffmann non è un caso isolato, ma il sintomo di un problema più ampio. A sostegno di questa tesi, la consigliera cita i recenti episodi di criticità emersi al Parco dei Canapè, definendo questo “doppio segnale” l’indicatore di “una tendenza sistemica” nella gestione del verde pubblico.
Il gruppo consiliare contesta in particolare l’assenza, a suo dire, di un piano puntuale per la gestione, la manutenzione e la cura degli spazi pubblici, nonostante i progetti di riqualificazione avviati tramite fondi ad hoc. “Ci chiediamo – proseguono da Patto per Foligno – se l’amministrazione abbia al contempo predisposto un piano di controllo continuo, una rete di segnalazione tempestiva e un budget specificamente dedicato alle manutenzioni urgenti”.
La vicenda ha riportato l’attenzione su un tema già caldo nel dibattito cittadino, sollevando forti preoccupazioni tra i genitori che frequentano il parco. “Il verde urbano non è un extra – concludono i consiglieri di opposizione – è parte integrante della qualità della vita. Se le aree di ritrovo non sono sicure, la fiducia nella pubblica amministrazione cala. Il tempo delle promesse è finito: oggi servono azioni concrete. Le famiglie di Foligno non possono attendere ancora”.
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