Sardegna

Nuoro crogiolo di culture: al via il lungo e intenso viaggio musicale di Animanera Mediterranea ed. XXXI


NUORO – Il festival Animanera Mediterranea, giunto alla sua trentunesima edizione, si prepara a un lungo e intenso viaggio musicale che, dal 5 novembre al 27 dicembre, animerà Nuoro e i suoi luoghi simbolo. Organizzato dall’associazione Intermezzo, il festival torna a celebrare la black music in un dialogo costante tra radici afroamericane e spirito mediterraneo. Alla conferenza stampa di presentazione tenutasi oggi, giovedì 30 ottobre, nei locali della biblioteca Satta, erano presenti il presidente dell’Associazione Intermezzo, Giuseppe Giordano, il direttore artistico Pierluigi Manca e il musicista Gavino Murgia.

Il presidente di Intermezzo Giuseppe Giordano (foto S.Novellu)

Il presidente di Intermezzo Giuseppe Giordano (foto S.Novellu)

IL PROGRAMMA – L’inaugurazione, il 5 novembre al teatro Eliseo, è affidata all’epopea degli storici Inti-Illimani, che saliranno sul palco con il loro arcinoto repertorio, introdotti dal cantautore sardo Andrea Andrillo. Un omaggio non solo alla musica, ma anche a quel percorso artistico, sociale e politico che ha segnato la storia della band cilena, un evento che ha già fatto registrare il tutto esaurito.
Il programma, come da tradizione del festival, è un mosaico di generi e provenienze. Già il 9 novembre, l’Auditorium ISRE ospiterà il talento visionario del pianista brasiliano Amaro Freitas, affiancato dalla promettente promessa jazz nuorese Jacopo Tore.
Il jazz etnico e spirituale tornerà il 21 novembre all’Auditorium Marchi con il progetto storico del percussionista di Chicago, Kahil El’Zabar’s Ethnic Heritage Ensemble.
Un momento di profonda riflessione sulla cultura locale è previsto il 27 novembre alla biblioteca Satta, dove Andrea Deplano e il Tenore Murales di Orgosolo proporranno un incontro tra parola e canto sulla profonda tradizione sarda, unendo memoria e contemporaneità.
Il festival non dimentica l’arte e la storia sarda. Il 28 e il 29 novembre vedranno due produzioni originali: prima con uno spettacolo multimediale ispirato ai Giganti di Mont’e Prama al TEN – teatro Eliseo, e poi con Bent’è Mari all’Auditorium R. Marchi, un affascinante incontro sonoro e culturale tra Sardegna, Maghreb e Brasile con artisti come Elena Ledda e Roberto Taufic.
Dicembre si arricchisce di appuntamenti dal sapore internazionale e di nicchia: dal compositore Daniele Ledda che presenta il suo progetto “Clavius” (4 dicembre), al pianista francese Adrien Brandeis e lo spettacolo dedicato a Van Gogh (6 dicembre). Non mancheranno il teatro-canzone di “Reduci”, liberamente tratto da Gaber e Luporini (18 dicembre), e il fascino della musica latina con la trombettista catalana Alba Armengou (20 dicembre).
Il gran finale di Animanera Mediterranea, il 27 dicembre al TEN, sarà all’insegna dello swing ironico e raffinato di Sergio Caputo.
Come da consuetudine, il culmine del programma si avrà con il tradizionale appuntamento Gospel, che dal 19 al 27 dicembre porterà in Sardegna formazioni di eccezione: Nathan Mitchell and the Voices of Inspiration e il blasonato Florida Fellowship Super Choir.

Gavino Murgia (foto S.Novellu)

Gavino Murgia (foto S.Novellu)

Tra gli appuntamenti più suggestivi della XXXI edizione di Animanera Mediterranea spicca L’Arte dei Giganti, ideato dal sassofonista e compositore Gavino Murgia, un viaggio multisensoriale nel profondo dell’anima sarda e più specificamente nuorese. Nato dal ricordo dei murales presenti nella vecchia Nuoro, che evocavano un passato di grandezza della città, da qui Murgia è passato ad analizzare le forme e le suggestioni dell’arte della Sardegna, crocevia culturale nel cuore del Mediterraneo, a iniziare dai primi segni tracciati sulle Domus de janas e dalle forme stilizzate della cosiddetta Venere di Macomer, fino a tradurre tutto in musica. La particolarità dell’evento sta nell’unione di linguaggi diversi: in scena, Gavino Murgia e altri artisti di spicco come Valerio Misto (oud), Daniele Di Bonaventura (bandoneón), Marcello Peghin (chitarre) e Ruben Bellavia (percussioni), fondono strumenti ancestrali e digitali. L’intero spettacolo è supportato da moderne tecniche di mapping 3D e realtà aumentata, creando un dialogo continuo tra immagini, luce e suono.

Gavino Murgia (foto S.Novellu)

Gavino Murgia (foto S.Novellu)

IL FESTIVAL – Animanera Mediterranea si conferma come una delle manifestazioni culturali più longeve e significative della Sardegna. Nato nel 1995 come Animanera Black & Soul, per volontà dell’associazione Intermezzo, il festival è diventato un punto di riferimento per la musica soul, reggae e funk nell’Isola, concentrando sin dai primi anni i suoi spettacoli nell’anfiteatro e nella piazza Satta, trasformando la città in un polo estivo di cultura.
Le scelte artistiche hanno sempre unito la musica di qualità a una forte rappresentazione delle istanze sociali e politiche della cultura afroamericana, intrecciandole con il folklore locale. Tra gli ospiti di prestigio delle prime edizioni si annoverano leggende internazionali come Ray Charles, Miriam Makeba, Youssou N’Dour e Ziggy Marley, oltre a interpreti italiani di rilievo come i 99 Posse e i Sud Sound System.
Con la chiusura dell’anfiteatro, il festival si è adattato nel corso degli anni a nuovi spazi e modalità, spostandosi verso il teatro Eliseo, le piazze cittadine e i luoghi di culto. Questo ha aperto le porte a un focus invernale, arricchito da appuntamenti dedicati al gospel e alle celebrazioni natalizie.

Tra gli sponsor della manifestazione: la Regione Sardegna, la Fondazione di Sardegna, il ministero della Cultura e il patrocinio della Camera di Commercio, della Provincia e dell’Amministrazione Comunale.


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