Piemonte

Corteo Pro Pal, i manifestanti tentano di entrare a Porta Susa: lanci di sassi, la polizia carica

Momenti di tensione a Torino tra pro Pal e forze dell’ordine. Dopo aver percorso in corteo le vie del centro, in piazza XVIII Dicembre i manifestanti hanno tentato di entrare nella stazione di Porta Susa, presidiata dalle forze dell’ordine, che hanno risposto con una carica di alleggerimento al lancio di sassi e bottiglie.

Dopo alcuni minuti la situazione è tornata calma. I manifestanti hanno iniziato a percorrere corso Bolzano costeggiando la stazione. Alcuni di loro sono riusciti a forzare l’ingresso A di Porta Susa e sono entrati in stazione. Non sono riusciti a raggiungere i binari, perché le forze dell’ordine hanno presidiato le scale di accesso.

Disagi per i pendolari, che hanno dovuto rimanere a lungo chiusi dentro alla stazione nell’attesa che la situazione tornasse alla normalità.

Il corteo aveva sfilato per le vie del capoluogo piemontese dietro uno striscione che recitava “Ancora bombe su Gaza. Nessuna tregua per voi’. I manifestanti, partiti da piazza Castello, hanno prima raggiunto la stazione ferroviaria di Porta Nuova, chiusa eccetto per un unico varco per permettere l’ingresso e l’uscita dei passeggeri, e presidiata dalle forze dell’ordine.

Entrati attraverso l’ingresso di un supermercato che si affaccia sul piazzale della stazione, gli attivisti pro Pal dopo aver sostato per un pò nell’atrio, senza raggiungere i binari, hanno poi proseguito diretti alla stazione di Porta Susa, anche questa chiusa per precauzione e presidiata dalle forze dell’ordine.

I manifestanti, una volta entrati sfondando due porte, hanno lanciato bottiglie e sassi. Le forze dell’ordine hanno, quindi, risposto con qualche carica di alleggerimento per disperderli ed impedire che raggiungessero i binari.

Dopo il blitz a Porta Susa i pro Pal sono tornati a percorrere in corteo le vie del centro. In circa duecento hanno percorso via Cernaia e via Pietro Micca per poi chiudere la manifestazione poco prima delle 23.


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