Le catene di ristorazione resistono alla crisi dei consumi fuori casa
La ristorazione sta registrando una frenata dei consumi, dopo gli anni di forte crescita post Covid. Secondo TradeLab, comunque, il mercato italiano del food & beverage fuori casa nel 2024 si è confermato un gigante da oltre 101 miliardi di giro d’affari, con le catene che continuano a conquistare spazio. A fronte del rallentamento generale delle presenze nei ristoranti più “tradizionali” – visite in calo del 2%, pari a circa 200 milioni di consumazioni in meno – e un fatturato stabile negli ultimi dodici mesi (attorno ai 90,4 miliardi), le catene registrano infatti un aumento delle visite (+1,3%) e del valore generato (+5,4% a 10,6 miliardi).
Questo modello di ristorazione ha ospitato l’11% di visite nonostante numericamente i punti vendita siano solo il 3,7% del totale (12mila contro 318mila). E si tratta di un format in espansione nonostante il rallentamento dovuto alla crisi congiunturale: +17% negli ultimi due anni e +10% di occupati. Con un potenziale ancora notevole, considerando che le catene in Italia pesano per il 10,5% del giro d’affari contro il 33% europeo.
Anche perché, sempre secondo Tradelab, si tratta di «un successo trainato soprattutto dalla capacità di intercettare i target più giovani: Gen Z e Millennial rappresentano il 49% dei clienti delle catene, attratti principalmente dalla convenienza (57%), dall’esperienza di consumo e l’attenzione al cliente (27%) e dalla velocità del servizio (17 %)».
Per lo sviluppo di questo modello di fuori casa un ruolo chiave è svolto dai centri commerciali: secondo Deloitte, «la ripresa dell’industria in questo settore, già evidente nel 2023, si è consolidata nel 2024 (+0,7%), con la ristorazione che si attesta come un vero e proprio motore di crescita, raggiungendo un volume d’affari di 5,7 miliardi». Un dato significativo riguarda il ticket medio: rispetto al 2022 questo «è cresciuto notevolmente, con un +14% per i full service restaurant e un +13% per i quick service, a testimonianza di una forte capacità di attrazione e fidelizzazione».
Quelli appena descritti sono i principali trend emersi durante l’Aigrim Day 2025, il forum annuale della ristorazione in catena organizzato dall’associazione che in seno a Fipe-Confcommercio rappresenta le grandi imprese multilocalizzate. «Le catene si confermano un settore in forte espansione – dice Riccardo Orlandi, presidente di Aigrim –. Sono stati raggiunti traguardi importanti e stiamo lavorando a nuovi, innovativi progetti in ambito formazione e reclutamento. Tra questi, un percorso per Restaurant Manager, volto a valorizzare i giovani talenti nel settore della ristorazione, e un piano di recruiting in collaborazione tra Italia e Tunisia per facilitare l’incontro tra domanda e offerta nel settore». L’iniziativa pilota mira a contrastare la carenza di personale attraverso un programma di immigrazione controllata. È attualmente in attesa di approvazione da parte delle istituzioni e prevede la formazione di una sessantina di lavoratori tunisini.
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