Omicidio di Nada Cella, chiesto l’ergastolo per Anna Lucia Cecere e quattro anni per Marco Soracco
Il processo per l’omicidio di Nadia Cella si era aperto a 29 anni dalla morte lo scorso febbraio. Era il 6 maggio del 1996 quando la 24enne fu assassinata nello studio commercialista di via Marsala, a Chiavari, dove lavorava come segretaria. A ritrovarla in un lago di sangue fu il suo titolare Marco Soracco, inizialmente sospettato per l’omicidio della ragazza. Oggi la Procura di Genova ha chiesto la condanna all’ergastolo per Anna Lucia Cecere, l’ex insegnante accusata di avere ucciso Cella.
Quattro anni invece per Soracco, il commercialista per cui lavorava la vittima, accusato di favoreggiamento perché avrebbe saputo da subito chi era l’assassina ma non lo disse mai. Cecere “ha agito con lucida follia per commettere un delitto d’impeto” ha detto la pm Gabriella Dotto. Anna Lucia Cecere, ha proseguito il pm, ha una “indole instabile che si sposa perfettamente con il delitto. Quello è stato un delitto di impeto, che manifesta una esplosione di rabbia e si sovrappone con la personalità di chi non sa contenere la rabbia. Nada è il pretesto per dare sfogo alla sua follia”. Dal canto suo, il commercialista Soracco, “ha avuto paura di Cecere, ha constatato la pericolosità di quella persona. Ha avuto consapevolezza che accusare quella donna avrebbe comportato una accusa da parte sua. Per questo ha sempre mentito. È una vita che vengono ripetute menzogne ed è stato il principale responsabile dell’impunità di Cecere”.
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