Umbria

Dopo Cazzullo e Barbero il nuovo libro sul santo d’Assisi: ‘E se tornasse Francesco’ di padre Enzo Fortunato


di Maurizio Troccoli

Sono questi gli anni degli 800centenari, vale a dire le ricorrenze delle cose più celebri accadute a San Francesco 800 anni fa. Negli ultimi tre anni di vita del santo sono accaduti episodi tra i più importanti della sua vita. Tra il 2023 e il 2026 si sono celebrati e celebrano la Regola bollata, il presepe di Greccio (2023), le stimmate alla Verna (2024), il Cantico delle Creature (2025) e la morte del Santo, o transito, nel 2026. E’ un San Francesco, quello del crepuscolo, che oltre a essere riuscito a realizzare un ordine di frati numeroso ha anche avuto occasione di entrare in collisione con i frati interpretando la sua missione in forma talmente estrema dal non essere spesso sostenuta dai suoi seguaci. Di un San Francesco inaspettato, quello che non viene comunemente raccontato, ci ha parlato in un recente libro, il noto storico Alessandro Barbero.

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Quasi in contemporanea un altro scrittore, Aldo Cazzullo, storico e autore anche di un importante volume sulla Bibbia, ha tratteggiato un san Franesco come primo italiano, autore cioè in italiano del Cantico delle Creature, oltre che nello spirito di sovvertitore dell’ordine costituito, radicalmente schierato contro gli armamenti, ecologista e innamorato degli animali e del creato, come l’abbiamo tutti imparato a conoscere.

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C’è, ora invece, un San Francesco interrogato. ‘Se tornasse qui’, nell’opera di Frate Enzo Fortunato, il francescano comunicatore che da Assisi si è trasferito alla città del Vaticano e che da sempre si occupa di comunicazione. . Un percorso di memoria e attualità che attraversa Assisi e il mondo per rileggere il suo messaggio di pace, fraternità e custodia del creato.

Dopo il successo di E se tornasse Gesù?, padre Enzo Fortunato torna in libreria con un nuovo volume intitolato E se tornasse Francesco? (Edizioni San Paolo, 2025, 156 pagine, 14 euro). Il libro, che uscirà in occasione dell’anniversario della morte del Santo, il 3 ottobre 2026, si inserisce nel contesto dell’ottavo centenario del Cantico delle Creature, uno dei testi più celebri e universali della spiritualità cristiana.

Nato dai viaggi e dagli incontri che il frate ha vissuto lungo le strade e nelle città del mondo, il volume propone una riflessione sul significato del messaggio francescano oggi, in un tempo segnato da conflitti, disuguaglianze e perdita di ascolto reciproco.

Padre Fortunato – giornalista e presidente del Pontificio comitato della giornata mondiale dei bambini – invita a ripercorrere «la strada di Francesco», un cammino fatto di pace, verità e speranza. «Il Santo di Assisi – scrive l’autore – comunicava con tutti i mezzi a sua disposizione: la voce, la vita e l’inchiostro. Ogni suo gesto era un messaggio, ogni sua parola una semina di bene».

Il testo propone una riflessione attuale sul valore della comunicazione autentica, opposta al «rumore sterile delle parole» e all’autoreferenzialità che caratterizza gran parte del dibattito pubblico contemporaneo. Attraverso un itinerario che unisce luoghi concreti e percorsi spirituali, padre Fortunato accompagna il lettore alla riscoperta del cuore del messaggio francescano: un invito a rimettere al centro la pazienza, il perdono e l’amore.

«Se Francesco fosse qui, cosa direbbe? Cosa farebbe?» si chiede l’autore, sottolineando come, a ottocento anni dalla sua morte, il Santo continui a parlare con la forza dell’esempio e della semplicità. Il libro si apre con una prefazione di Erri De Luca, che ne sintetizza lo spirito con queste parole: «In questa tale e quale epoca è più sentita la necessità di chi pratica esempi di fraternità e di rettitudine».

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