Range Rover SV Gaea: 740 chilometri sopra il livello del comfort
Settecentoquaranta chilometri percorsi senza accorgersene. Non perché le autostrade tra Milano e Cannes siano brevi, ma perché dentro la Range Rover Sport SV Gaea il tempo sembra slittare, lasciando solo la sensazione di potenza e quiete. Potenza che non si immagina, si sente: quella di un V8 4.4 Mild Hybrid con doppio turbocompressore, 635 cavalli e 750 Nm di coppia, il più potente mai montato su un’auto Range Rover. L’accelerazione è da supercar — 0-100 km/h in 3,9 secondi — ma senza l’urgenza isterica di chi deve dimostrare qualcosa. Il rombo profondo arriva come una voce educata, che non alza il tono ma si fa ascoltare.
Verso Cannes
La Gaea è la più terrena delle cinque curation della Celestial Collection: accanto a lei ci sono Theia, Io, Vega e Sol. Tutte ispirate a miti e corpi celesti, ma questa è la più concreta — un omaggio alla Terra, con una vernice Green Terre Matte che ricorda la polvere fertile e la profondità delle foreste. Un colore che davvero non stanca mai, ideale per renderla un pezzo da collezione. I cerchi da ventitré pollici e i freni carboceramici sanno unire eleganza e brutalità; il cofano in fibra di carbonio, leggero e teso come la pelle di un felino, brilla appena sotto il sole del Principato.
Dentro, invece, due anime: la prima rivestita in pelle Windsor Caraway con schienali in Kvadrat Steelcut Steel Grey (materiale ecostonibile), finiture in legno Natural Brown Silver Birch e impunture tono su tono; la seconda, più etica e contemporanea, senza pelle, in tonalità Ebony and Cinder Grey, con volante coordinato e dettagli in Natural Black Silver Birch.
Entrambe raffinate, entrambe capaci di tradurre il lusso nel linguaggio di chi non ha bisogno di ostentare. Il volante risponde con compostezza, la sospensione dissolve ogni asperità come una frase ben modulata. E intanto, sul tachimetro, la velocità cresce con discrezione fino a 290 km/h: numeri che restano lì, come un segreto condiviso solo con la strada. Attenzione: Ovviamente trattasi di licenza poetica, considerati i tutor autostradali e i mille multavelox francesi.
A metà viaggio, un intervallo gastronomico. Il Mayabay di Monte Carlo è il luogo perfetto per ricordarsi che anche l’appetito può essere estetico. Sushi servito su piatti color giada, legni lucidi, luci basse e un profumo di mare che si mescola all’incenso. Qualcuno parla d’arte contemporanea, qualcuno di orologi, io penso che il vero lusso sia viaggiare veloci senza fretta, potenti senza rumore.
La London Collection firmata Range Rover
Poi si riparte verso Cannes, dove Range Rover ha presentato la sua prima lifestyle capsule, la London Collection. Otto capi, otto dichiarazioni di stile modernista: giacche, foulard, coperte, perfino una piccola scultura in alluminio che replica le linee della vettura. Tutto sotto la direzione creativa di Gerry McGovern OBE, che ha trasferito nel tessuto la stessa purezza formale delle carrozzerie.
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