Roma – Parma 2-1
La Roma vince in casa per 2-1 giocando un brutto primo tempo ma una bellissima seconda parte di partita e conquista i tre punti che le consentono di rimanere davanti a tutti in classifica.
Gasperini rispolvera Ferguson per scardinare la difesa avversaria e mette Mancini a destra nel trio difensivo con Ndika centrale e quindi schiera Svilar in porta, Mancini Ndika ed Hermoso in difesa, Celik, Cristante, Konè e Wesley a centrocampo, Soulé e Dybala dietro Ferguson.
Passano solo 10 secondi e tutto lo schema tattico di Gasperini crolla. Ferguson prende un gran botta ed è costretto ad uscire e il mister giallorosso fa entrare Bailey per un tridente di soli piedi sinistri e senza un vero centravanti. Dopo il tiro di Wesley all’11’ bloccato tranquillamente dal portiere del Parma il nulla cosmico.
La Roma schierata così non riesce a costruire una azione degna di nota, il centrocampo contiene bene ma quando è il momento di appoggiare la palla davanti non trova nessuno. A turno spariscono per minuti sia Dybala, sia Bailey sia Soulé malgrado Gasperini scambi spesso la loro posizione mentre è la squadra gialloblù che ha le migliori occasioni con Bernabè su punizione e poi su un tiro di Ordonez al 36′ dove come al solito ci mette una pezza Svilar.
Al 40′ grande percussione di Celik, migliore della Roma nel primo tempo, l’azione poi si sviluppa a sinistra, cross in area respinto in maniera maldestra dalla difesa del Parma e al volo Soulé di sinistro buca finalmente la porta avversaria. Gioia dei tifosi che dura poco perché il VAR richiama l’arbitro per un fuorigioco attivo di Celik che sul tiro è davanti al portiere Suzuki.
Dopo questo episodio la Roma si sveglia un po’ e con Mancini praticamente centravanti si butta in avanti e su un cross del numero 23 giallorosso Dybala in tuffo di testa batte in porta ma il portiere nega il gol all’unica azione decente della Roma al 43′ del primo tempo. Dopo 4 minuti di recupero l’arbitro fischia la fine di uno dei più brutti primi tempi della stagione.
Nel secondo tempo Gasperini toglie l’impalpabile Bailey e inserisce El Aynoui ricreando praticamente la formazione vittoriosa domenica contro il Sassuolo con lo spostamento di Cristante trequartista dietro le punte Soulé -Dybala.
La Roma ha il totale possesso della palla ma la creazione di azioni incisive è proprio una chimera. Si va avanti con la rabbia, la forza, la voglia ma la sterilità davanti è veramente un problema serio. Quando non si riesce con le azioni in movimento rimangono i calci da fermo per sbloccare la partita e proprio da corner arriva il vantaggio. Minuto 63, angolo di Dybala, il portiere del Parma viene bloccato da un suo compagno e Hermoso da solo di testa insacca: 1-0.
La Roma si scioglie e con il Parma con un po’ più aperto in cerca del pareggio si vede finalmente qualche bella azione con Dybala a dettare legge a destra , Wesley a galoppare a sinistra e con Konè semplicemente mostruoso in mezzo al campo. Si vede finalmente una bella Roma. Esce Soulé per Dovbyk al 73′ e la Roma gioca anche meglio anche se Svilar compie il solito miracolo su tiro al limite di Sorensen al 79′ .
Due minuti dopo arriva il raddoppio. Dovbyk in area scambia con Cristante poi stoppa di coscia il pallone spalle alla porta, poi si gira in un fazzoletto e conclude sul secondo palo dove il portiere non può arrivare. 2-0 per la felicità del giocatore ucraino, della squadra e di tutti i tifosi.
Si pensa di passare gli ultimi minuti a cantare ma invece la Roma si complica la vita. Esce uno stanchissimo Mancini per Ghilardi, che esordisce con la maglia della Roma, ma mentre la difesa si sta sistemando il Parma batte un lungo fallo laterale e Circati, al suo primo gol in serie A, gira in porta 2-1.
La squadra gialloblu si butta in avanti con tanti attaccanti ma arriva il 93′ con il triplice fischio dell’arbitro che sancisce la settima vittoria in campionato della Roma che con 21 punti rimane in testa insieme al Napoli.
Stasera i piani tattici di Gasperini sono crollati dopo pochi secondi e forse lui non ha fatto la scelta migliore con Bailey apparso non pronto e fuori forma ma era tutta la Roma a non poter supportare tre attaccanti piccoli e tutti mancini. Come nel secondo tempo si è tornati alla Roma vista a Reggio Emilia la squadra è cambiata come il giorno e la notte. Cristante trequartista lascia il centrocampo a un Koné meraviglioso e ad un buon El Aynaoui, e poi giocando a due davanti Dybala rinasce, ha più libertà e se sta bene è sicuramente uno dei tre migliori giocatori della serie A.
Comunque tra difficoltà di organico, anche stasera a sinistra ha giocato Wesley perché Tzimikas non da garanzie e davanti la manovra latita, troppe sconfitte interne, pochi gol segnati ma anche pochi subiti, la Roma è lì e guarda tutti, con il Napoli, dall’alto in basso. Classifica inaspettata alla vigilia del campionato ma tutto sommato meritata, se poi si riuscisse a trovare una fluidità di manovra davanti e magari uno tra Dovbyk e Ferguson si sbloccasse, entrare in Champions potrebbe non essere un’utopia.
La squadra e i tifosi, intanto, si godono questo bellissimo momento pronti alla sfida con il Milan di domenica prossima che potrà dire molto del futuro della squadra giallorossa.
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