Trentino Alto Adige/Suedtirol

Cliniche private, via libera ai pacchetti per smaltire 106 mila visite – Cronaca



BOLZANO. Convenzioni per abbattere le liste d’attesa, l’Asl ce l’ha fatta con il secondo bando di gara, visto che il primo non aveva dato i risultati sperati. Prestazioni ad alta remunerazione come Ortopedia e Oculistica sono state “vincolate” a Dermatologia e Gastroenterologia: in sintesi chi vuole le prime deve garantire anche le seconde. I privati ne smaltiranno in totale più di 300 mila per il triennio 2026/2028 per una spesa complessiva di 7 milioni di euro l’anno tra 46 mila prestazioni di Gastroenterologia, Cardiologia, Dermatologia, Oculistica, Neurologia e Ortopedia. A cui aggiungere altri 10 milioni per 60 mila prestazioni l’anno di Radiologia e Senologia. «Attenzione perché questa spesa – fanno sapere il direttore generale Christian Kofler ed il direttore amministrativo Luca Armanaschi – tra le più basse d’Italia ci permette di offrire più prestazioni e di abbattere le liste».

Tra il 2022 ed il 2024 domanda esplosa del 12%

Negli ultimi anni la domanda è cresciuta in modo significativo. «Tra il 2022 e il 2024 abbiamo registrato un aumento complessivo di circa il 12% di prestazioni sanitarie, con picchi in alcuni settori specialistici: visite cardiologiche +19%, ortopediche +21%, oculistiche +12%, risonanze magnetiche +15%.Un trend che riflette sia una maggiore attenzione alla salute dopo la pandemia, sia l’invecchiamento progressivo della popolazione. Per far fronte a questa crescente domanda, l’Asl prima ha definito l’offerta di prestazioni sanitarie garantite dalle proprie strutture e dai professionisti interni poi ha individuato i volumi che non possono essere coperti direttamente e che, quindi, vanno acquistati dai partner privati accreditati.

Più colonscopie, gastroscopie e visite dermatologiche

L’Asl grazie al secondo bando di gara ha potuto dunque aumentare l’offerta di prestazioni in ambiti critici: più 2.400 colonscopie, più 1800 gastroscopie e più 2.800 visite dermatologiche. «Le convenzioni con le strutture private rappresentano un’integrazione all’offerta di prestazioni garantite dall’azienda sanitaria grazie all’impegno di tutti i professionisti sanitari».

Obiettivo raggiunto grazie alle manifestazioni “combinate”

L’Azienda ce l’ha fatta con il secondo bando di gara e grazie alle prestazioni combinate. «Nella prima fase abbiamo pubblicato una manifestazione di interesse per le branche specialistiche critiche in termini di tempi di attesa: Ortopedia, Gastroenterologia, Dermatologia, Oculistica e Neurologia. Ma le offerte ricevute si erano concentrate principalmente nei settori diciamo così più “attrattivi”, come Ortopedia e Oculistica, dove le tariffe di rimborso e la disponibilità dei professionisti risultano più favorevoli.

Minore era stato l’interesse per le branche a più bassa remunerazione, come Gastroenterologia e Dermatologia. Per quanto riguarda le colonscopie e le gastroscopie era stato coperto solo circa un terzo del fabbisogno, mentre per la Dermatologia non erano pervenute offerte». Per questo, l’Asl ha deciso di avviare una seconda fase, con un approccio innovativo: le manifestazioni di interesse “combinate”. Che significa? «In pratica, l’assegnazione di prestazioni ad alta remunerazione (come Ortopedia e Oculistica) è stata vincolata al fatto che le strutture si impegnassero a darci una mano anche nelle branche meno attrattive, come ad esempio Dermatologia e Gastroenterologia. Questo meccanismo ci ha permesso così di riequilibrare l’offerta e garantire prestazioni prenotabili tramite il Cupp a parziale integrazione di quanto viene garantito direttamente dagli ospedali. Va detto infatti che colonscopie e gastroscopie, ad esempio, vengono svolte in larghissima parte nei reparti pubblici: oltre il 70% dell’offerta complessiva disponibile al Cup (più di 6.000 colonscopie e 4.000 gastroscopie all’anno) è assicurata dai servizi ospedalieri e territoriali dell’Azienda. Analogamente, più del 90% delle visite dermatologiche — circa 30.000 ogni anno — è garantito dalle strutture dermatologiche pubbliche».

Il dettaglio delle convenzioni: ecco i privati scesi in campo

Ecco l’elenco dei privati che danno una mano all’Asl. Radiologia: clinica Bonvicini, casa di cura S. Maria, Dolomites Medical Center, Omega, City Clinic, casa di Cura Villa S. Anna, Fonte S. Martino, Brixsana: Ortopedia: Melitta, City Clinic, Dolomiti Sport Clinic, S. Anna, Brixsana; Cardiologia: Bonvicini, S.Maria, Salus Center, S. Anna; Oculistica: Bonvicini, S.Maria, S. Anna, Brixsana; Dermatologia: S. Anna, Brixsana; Neurologia: Dolomites Medical Center, S. Anna; Gatroenterologia: S. Maria e S. Anna.




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