Salute

Mase, la stretta su auto di servizio e missioni

Niente convegni in tutta Italia, se la presenza dei dirigenti del ministero non è richiesta esplicitamente e regole ferree nella gestione delle auto di servizio. Nelle ultime settimane, al Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica l’aria è più tesa del solito. Il motivo? Due circolari, che ilfattoquotidiano.it ha potuto visionare e che mirano a tirare le briglie e a prevenire (o fermare) alcuni comportamenti. Sono firmate dal capo di gabinetto, Barbara Luisi, che ormai da quasi un anno ha sostituito Antonio Scino (ora responsabile legale presso Ferrovie dello Stato). E dato il cambio di passo repentino, sembrano anche di una certa urgenza. Obiettivo: la prima intende dare una stretta alla partecipazioni dei dirigenti del ministero che a convegni che si tengono a Roma e in giro per l’Italia (con tanto di erogazione dei buoni pasto), la seconda punta a limitare l’utilizzo delle auto di servizio. Non è dato sapere, ma è lecito chiedersi, se dietro questa seconda circolare, in particolare, ci sarebbe l’accertamento di un utilizzo ‘personale’ delle auto di servizio da parte di alcune e alcuni alti rappresentanti del Mase. Se così fosse, la questione diverrebbe oggetto di interesse per la Corte dei Conti.

Stretta sui convegni a Roma e nel resto d’Italia – Di fatto, il Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica è passato all’azione in entrambi i casi. La prima circolare risale al 9 ottobre. “Al fine di garantire il presidio operativo sugli uffici soprattutto in questa fase di intensa attività connotata da scadenze importanti per l’Amministrazione – riporta il documento – su disposizione del ministro (Gilberto Pichetto Fratin, ndr), la partecipazione ad attività di comunicazione, informazione o divulgativa in genere rimane ancorata ai soli casi in cui la presenza è richiesta dal medesimo ministro, dal vice ministro (Vannia Gava) o dal sottosegretario di Stato (Claudio Barbaro)”. E comunque, scrive il capo di gabinetto nella circolare, è “limitata al solo relatore quale unica rappresentanza dell’Amministrazione”. Insomma, non solo non sarà autorizzata nessuna partecipazioni a convegni se non richiesta esplicitamente da Pichetto Fratin, Gava o Barbaro ma, in ogni caso, anche se si tratta di eventi che hanno ricevuto il via libera del ministero, solo chi dovrà pronunciare discorsi, fare interventi, illustrare misure, insomma partecipare ‘attivamente’ a questi eventi ‘fuori sede’ potrà allontanarsi dagli uffici. Di più.

Frenata anche sui buoni pasto (quando si è in ‘missione’) – Il capo di gabinetto, infatti, ha ritenuto opportuno fare un’altra precisazione. “In tali circostanze, vi è obbligo di precisare, soccorre l’istituto della missione o del servizio esterno fuori sede, senza maturare – sottolinea la circolare – il diritto all’erogazione del buono pasto”. E chiude: “Vogliano le signorie loro attenersi scrupolosamente”. Che al ministero abbiamo ricevuto conti salati? Lecito chiederselo. Non è dato sapere quali siano state le reazioni ma, di certo, la circolare non avrà portato serenità tra i corridoi del Mase. E non è finita.

Nuove regole anche per le auto di servizio – Nella seconda circolare, firmata lo stesso giorno, si avvisa che dal 16 ottobre il servizio di autoparco del ministero sarebbe stato gestito direttamente dal capo di gabinetto. “Le attività saranno riservate a unità di personale dedicata al funzionamento degli uffici di diretta collaborazione con l’Autorità politica” alla quale spetterà il compito di “acquisire le esigenze, gestirle e assicurare ogni necessità amministrativa-contabile”. Compresi turni e reperibilità del personale interessato nei giorni ordinariamente non feriali. E all’Autorità politica, si ribadisce, resta riservato il compito di rilevare effettivamente “i fabbisogni di beni e servizi degli uffici di sua diretta collaborazione, anche per i servizi informatici, alla segnalazione di criticità e ogni ulteriore attività inerente, collegata o comunque connessa”. Anche in questo caso, la circolare pone una serie di quesiti sulle ragioni che hanno potuto spingere il capo di gabinetto, Barbara Luisi, a mettere nero su bianco dei limiti. E viene da chiedersi: salvo casi eccezionali, le auto di servizio del ministero non avrebbero già dovuto essere utilizzate dagli uffici di diretta collaborazione con l’Autorità politica?


Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »