“Moby Dick. La Balena”, il ciclo di appuntamenti dedicati alla mostra di Palazzo Ducale parte con Philip Hoare

Genova. Sarà lo scrittore e docente di scrittura creativa all’Università di Southampton, Philip Hoare, ad aprire – lunedì 3 novembre alle ore 18 nella Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale – il public program di Moby Dick – La Balena. Storia di un mito dall’antichità all’arte contemporanea, la mostra in corso nell’Appartamento del Doge e nella Cappella Dogale.
Delle raffigurazioni mostruose delle balene, il titolo scelto per la conferenza illustrata, corrisponde alla traduzione italiana del titolo del capitolo 55 del capolavoro melvilliano Moby Dick. È il capitolo in cui Ismaele passa in rassegna le raffigurazioni delle balene per dimostrare quanto siano errate. Per un baleniere che le ha viste davvero – afferma Ismaele -, la maggior parte delle fonti storiche, mitologiche e scientifiche risulta palesemente imprecisa; di conseguenza, “bisogna concludere che il grande Leviatano è l’unica creatura al mondo destinata a rimanere fino alla fine senza ritratto”. Sempre Ismaele nel Moby Dick, afferma che “il leviatano vivo finora non è mai stato tanto gentile da venire a galla per farsi ritrarre” eppure, nota Hoare, Melville ha impiegato centotrentasei capitoli per descriverlo.
La balena porta un mondo sul suo dorso. Nel corso dei secoli umani (che superano di gran lunga il nostro potere evolutivo), la balena ha dovuto cambiare a seconda di ciò che volevamo che fosse. Un temibile drago marino ai margini della Terra piatta. Una risorsa economica per alimentare e illuminare la nostra rivoluzione industriale. Un emblema ironico della minaccia ambientale. L’arte ha risposto a queste tirannie antropomorfe. Abbiamo incorniciato la balena, l’abbiamo filmata, fatta esibire in piscine di cemento, assorbendo il nostro senso di colpa così come assorbiva l’anidride carbonica che avevamo immesso nell’atmosfera. Eppure, la balena rimane, nonostante ciò che le abbiamo fatto, e, come aveva predetto Melville, continua a “spruzzare la sua spumosa sfida verso il cielo”.
Nella conferenza illustrata che terrà in esclusiva per Palazzo Ducale, Philip Hoare (Southampton, 1958), autore di Leviatano, ovvero la balena (il Saggiatore, 2025) con cui ha vinto il Bbc Samuel Johnson Prize 2009 – da sempre ossessionato dal mare e dalle balene, due mondi che conosce ed ama profondamente – esplora le immagini mostruose e bellissime, storiche, moderne e futuristiche che gli esseri umani hanno creato di questa misteriosa, persistente ed elusiva tribù di leviatani cetacei con cui condividono il pianeta acquatico.




