Isernia, torna il progetto ‘Sentinelle di Civiltà e Felicità’ nell’ambito della SMAratona Telethon | isNews
Il 5 e 6 novembre due giornate dedicate all’empatia e all’inclusione con gli studenti dell’Istituto ‘Giovanni XXIII’. In cattedra Claudio Ferrante e Mariangela Cilli
ISERNIA. Torna anche quest’anno a Isernia il progetto ‘Sentinelle di Civiltà e Felicità’ ideato da Claudio Ferrante, giunto alla sua terza edizione e inserito nel programma della SMAratona Telethon – Città di Isernia, iniziativa di filantropia di comunità promossa da Kimos Onlus in collaborazione con Fondazione Telethon e con il sostegno del Gruppo Cifolelli.
Il progetto coinvolge gli studenti delle classi seconde della scuola secondaria dell’Istituto comprensivo ‘Giovanni XXIII’ diretto da Bruno Caccioppoli, che seguiranno un percorso educativo sui temi della felicità, della solidarietà, dell’empatia e della civiltà, con l’obiettivo di abbattere pregiudizi e barriere mentali verso la disabilità.
Le lezioni del cavalier Claudio Ferrante guideranno i ragazzi alla conquista del “diploma di Sentinelle”, mentre l’avvocata Mariangela Cilli, segretaria dell’associazione Carrozzine Determinate, approfondirà i temi dei diritti umani, della Convenzione ONU e delle barriere architettoniche.
L’evento si terrà nelle giornate del 5 e 6 novembre:
- il 5 novembre presso la palestra dell’Istituto Giovanni XXIII di San Lazzaro, dove si svolgerà il percorso educativo-motivazionale;
- il 6 novembre in piazza Giustino D’Uva, dove gli studenti parteciperanno alla “Passeggiata Empatica”, provando in prima persona, seduti in carrozzina, le difficoltà quotidiane causate dalle barriere architettoniche.
Un’esperienza diretta, pensata per formare cittadini consapevoli e sensibili, capace di trasformare la percezione dello spazio urbano in chiave inclusiva.
“Attraverso la SMAratona Telethon e il progetto Sentinelle di Civiltà – spiega la presidente di Kimos Onlus Lucia Di Rollo, referente provinciale Telethon – vogliamo formare una generazione che guardi alla diversità come a un valore e che si impegni per un mondo universalmente accessibile.”
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