SANITA’: NUOVE CURE ESSENZIALI GARANTITE, DA SCREENING TUMORI A TEST NEONATALI | Notizie di cronaca
ROMA – Nuovi screening per tumori ereditari, test neonatali per ulteriori 8 malattie, prestazioni contro i disturbi dell’alimentazione e allargamento delle patologie croniche esenti dal ticket.
Dopo 8 anni dall’ultimo aggiornamento, la Conferenza Stato-Regioni ha dato il via libera ai nuovi Livelli essenziali di assistenza (Lea), ovvero le cure, prestazioni e servizi che lo Stato garantisce a tutti i cittadini gratuitamente o pagando un ticket.
I nuovi Lea aggiornano quanto previsto dal Dpcm del 12 gennaio 2017.
“L’obiettivo dell’intervento – spiega la Stato-Regioni – è quello di eliminare prestazioni ormai obsolete, migliorare l’appropriatezza organizzativa e clinica e favorire una maggiore razionalizzazione prescrittiva, in linea con la riduzione degli oneri per il Servizio sanitario nazionale”.
Dopo otto anni, afferma il ministro della Salute Orazio Schillaci, “aggiorniamo i livelli essenziali di assistenza, aumentando il numero di prestazioni che il Ssn mette a disposizione di tutti i cittadini. L’intesa in Conferenza Stato-Regioni è un passo in avanti verso la conclusione dell’iter dei provvedimenti che ora passano all’esame delle Commissioni parlamentari. Con questo aggiornamento arrivano per i cittadini ulteriori terapie innovative, nuovi screening ed esenzioni per diverse patologie. È un altro importante segnale concreto di attenzione ai bisogni di salute attraverso cure sempre più di qualità e all’avanguardia”.
In particolare, le Regioni si sono espresse favorevolmente su un primo Dpcm con impatto economico che prevede l’inserimento di due nuove prestazioni relative alla terapia psicoeducazionale per disturbi dell’alimentazione e della nutrizione, sia per sedute individuali sia collettive; tre nuove malattie croniche esenti dalla partecipazione del paziente al costo delle prestazioni (sindrome fibromialgica, idrosadenite cronica suppurativa e malattia polmonare da micobatteri non tubercolari); prestazioni specialistiche per il controllo della gravidanza fisiologica.
Parere favorevole delle Regioni anche su un secondo provvedimento, il Decreto del Ministro della Salute ‘isorisorse’, a neutralità finanziaria, che aggiorna, tra gli altri, gli elenchi delle malattie rare che danno diritto all’esenzione dalla partecipazione al costo delle prestazioni correlate alla malattia; le prestazioni di assistenza termale; i Diagnosis Related Group (DRG) per i ricoveri in regime di degenza ordinaria.
Tra le nuove prestazioni ci sono, dunque, anche lo screening neonatale esteso a 8 nuove malattie genetiche rare tra cui l’Atrofia Muscolare Spinale (Sma) e le Immunodeficienze combinate gravi (Scid).
Una delle novità riguarda poi la sorveglianza attiva delle donne a rischio genetico ereditario di tumori alla mammella e all’ovaio con un programma in due fasi: l’identificazione delle varianti patogene dei geni Brca1 e Brca2 nelle pazienti con tumore, seguita dallo screening regolare per le familiari sane risultate positive.
Visite senologiche, mammografie, ecografie, risonanze e consulenze oncologiche e ginecologiche entreranno così nei Lea per un target stimato di oltre 10mila donne l’anno.
L’impatto sulla spesa pubblica dei nuovi Lea è stimato in circa 150 milioni di euro l’anno.
La Conferenza della Regioni ha inoltre ricordato la necessità di garantire un’interlocuzione diretta e continuativa con la Commissione Lea del Ministero della Salute.
Condivisa, infine, l’osservazione relativa ai tempi di entrata in vigore dei due provvedimenti, che le Regioni chiedono siano portati a un termine non inferiore ai 30 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta, in modo da consentire anche l’adeguamento di tutti i sistemi centrali e regionali.
L’approvazione dei nuovi Lea è “un passo avanti che il Paese attendeva da troppo tempo”, commenta Ilenia Malavasi, deputata del Pd della commissione affari sociali. Ora, sottolinea, “è fondamentale che i nuovi Lea diventino operativi in tempi rapidi”.
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