Emilia Romagna

Resta la corsia preferenziale dei bus in via Vignolese respinta mozione di FdI


Il tratto di strada di via Vignolese compreso tra gli incroci con via Marzabotto e con via Cucchiari, resta a corsia preferenziale per il trasporto pubblico locale. Il Consiglio comunale di Modena non ha approvato la mozione proposta nella seduta di giovedì 23 ottobre da Fratelli d’Italia che chiedeva, appunto, l’apertura del tratto di strada al traffico generale dei veicoli.

La mozione è stata respinta con il voto contrario di Pd e Avs, quello a favore di FdI, Lega Modena, FI, Modena in ascolto e Modena per Modena, e l’astensione di Modena Civica.

Illustrando la mozione, Elisa Rossini (Fratelli d’Italia) ha spiegato che aprire al traffico veicolare il tratto di corsia preferenziale di via Vignolese in direzione Stazione Piccola migliorerebbe la circolazione, rendendo più fluido il traffico, decongestionandolo anche sulle vie limitrofe. Sottolineando che “la chiusura attuale costringe gli automobilisti a percorsi più lunghi, con conseguenti code e inquinamento”, per la consigliera “la soluzione prospettata garantirebbe anche un miglioramento della qualità della vita dei residenti”, e l’intervento, a costi estremamente contenuti, recepirebbe anche una proposta del percorso partecipativo “Sei la mia città”.

Aprendo il dibattito per il Partito democratico, Gianluca Fanti ha ricordato che “Modena è tra le 19 città più inquinate d’Italia per polveri sottili” e che occorre “incrementare le quote di mobilità sostenibile e rendere più attrattivo il trasporto pubblico”. Sottolineando l’importanza strategica della via Vignolese come asse viario principale e la necessità di “analizzare con attenzione le conseguenze di ogni intervento”, il consigliere ha ribadito che “il corridoio preferenziale per i mezzi pubblici semplifica la viabilità senza penalizzare il traffico privato”. Dal canto suo Fabio Poggi ha confermato il valore del percorso “partecipativo, non populista”, sottolineando che “ascoltare i cittadini è doveroso, ma serve una valutazione tecnica delle proposte”. Il consigliere ha ricordato che in anni passati l’Amministrazione “ha già dimostrato disponibilità a modificare la viabilità quando funzionale”, tuttavia “l’impatto di questa proposta sarebbe complesso, in particolare per la gestione dei tempi semaforici verso la Stazione Piccola”. “La corsia preferenziale serve a rendere competitivo il trasporto pubblico”, ha spiegato Diego Lenzini, ricordando che “la velocità commerciale è ciò che fa scegliere l’autobus al posto dell’auto”. Il capogruppo Pd ha chiarito che “per modificare questa impostazione bisognerebbe cambiare il Pums stesso”, invitando “a riportare il dibattito su un piano di onestà intellettuale e coerenza istituzionale”.

Per Fratelli d’Italia, Luca Negrini ha definito la mozione “figlia delle esigenze dei cittadini, emerse nel percorso partecipativo ‘Sei la mia città’”, sostenendo che “la qualità della vita è anche poter attraversare la città in tempi accettabili, non solo respirare aria pulita”. Per il consigliere, l’intervento richiesto “è minimo, meno di un chilometro, ma garantirebbe una reale decongestione del traffico”. Elisa Rossini ha ricordato che “la mozione era già stata presentata nella scorsa consigliatura” e nasce “dagli esiti del percorso partecipato”, denunciando “un atteggiamento schizofrenico della maggioranza: si invoca la partecipazione, ma la si ignora quando non piace”. La consigliera ha definito la modifica “a costo zero e reversibile” e criticato “il Pums che cita modelli del Nord Europa dove però il trasporto pubblico funziona, a differenza di Modena”.

Giovanni Bertoldi (Lega Modena) ha osservato che “fare giri più lunghi significa aumentare l’inquinamento” e che in quel tratto “non ci sono così tanti autobus da giustificare una corsia preferenziale”. Secondo il consigliere, “limitare le congestioni è essenziale per ridurre le emissioni”, ma serve “una gestione del traffico equilibrata, non penalizzante per la circolazione privata”. A sua volta Andrea Mazzi ha spiegato che “aprire il tratto indicato ridurrebbe code e traffico sulle vie limitrofe, offrendo un percorso più breve e logico”, facendo notare che “sulla Vignolese passa una sola linea urbana, la 3, oltre a quelle extraurbane” e che “una riduzione delle percorrenze significa anche meno inquinamento”. Il consigliere ha concluso sostenendo che “la richiesta dei cittadini merita un approfondimento da parte del Comune”.

Infine Paolo Ballestrazzi (Pri-Azione-Sl) ha invitato a evitare soluzioni parziali, osservando che “un flusso in entrata fino a via Cucchiari creerebbe congestione”. Secondo il consigliere, “una città moderna deve ripensare la mobilità in chiave nuova, limitando quella individuale e investendo seriamente nel trasporto pubblico”.


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