Colantonio (Lega) attacca Comune e assessore Giannini

Ancora al centro delle polemiche il mancato avvio del nuovo cimitero comunale di Chieti Scalo, previsto in località Strada Ombrosa. A sollevare il caso è il capogruppo della Lega in Consiglio comunale, Mario Colantonio, che lamenta l’assenza di risposte concrete da parte dell’amministrazione Ferrara, nonostante due interrogazioni già presentate in aula e un accesso agli atti in scadenza nei prossimi giorni.
Colantonio ha chiesto di visionare la documentazione relativa agli scambi epistolari intercorsi negli ultimi due anni tra il Comune e la società affidataria del project financing, con particolare riferimento anche al ruolo dell’assessore ai Servizi cimiteriali Alberta Giannini, che – secondo l’esponente della Lega – continuerebbe a sottrarsi a ogni responsabilità sulla vicenda.
«Nel frattempo – dichiara Colantonio – il Comune continua a requisire loculi nel cimitero di Sant’Anna attraverso ordinanze sindacali, sottraendoli a cittadini che ne sono titolari ma che ancora, per ovvi motivi, non ne hanno fatto uso. Un sistema che, oltre a risultare discutibile, non può più essere tollerato».
Il consigliere critica anche l’adozione da parte dell’amministrazione di un mutuo da circa 500mila euro per la realizzazione di 70 loculi, disponibili però solo tra tre anni: «Una soluzione inutile per risolvere l’emergenza attuale – commenta –. Intanto, si favorisce involontariamente l’imprenditoria privata nei comuni vicini».
Colantonio fa riferimento ad annunci immobiliari apparsi online che promuovono la vendita di loculi e cappelle nei cimiteri di Ripa Teatina e Bucchianico, anche per non residenti. «È assurdo che il mercato funerario locale venga lasciato nelle mani di soggetti privati mentre il Comune di Chieti resta fermo, con un nuovo cimitero ancora da costruire», attacca.
Infine, il capogruppo della Lega esprime amarezza per l’atteggiamento dell’amministrazione: «Dopo cinque anni, decine di interrogazioni e servizi stampa, è inaccettabile che un consigliere comunale non riesca ancora ad ottenere i documenti richiesti nell’esercizio delle sue funzioni».
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