Ospedale Terni, Bandecchi: «Miracolo che sia in piedi». Pernazza chiede lumi su adeguatezza sismica
«L’ospedale già dal punto di vista sismico è un miracolo che sia in piedi». Queste le parole del sindaco di Terni Stefano Bandecchi, lo scorso 13 ottobre, quando si è tenuto un consiglio comunale aperto alla cittadinanza sul nosocomio ternano. Bene, questa stessa frase è stata lo spunto di un’interrogazione della consigliera regionale Laura Pernazza (Fi), durante il question time di giovedì 23 ottobre.
Interrogazione La consigliera rivolgendosi all’assessore regionale De Rebotti ha chiesto chiarimenti sulle dichiarazioni del primo cittadino di Terni in merito alla presunta inadeguatezza antisismica dell’ospedale ‘Santa Maria’. Nello specifico, ha chiesto di sapere «se le dichiarazioni del sindaco trovino riscontro tecnico o documentale e se l’attuale struttura dell’ospedale ‘Santa Maria’ risulti conforme alle vigenti norme antisismiche; se siano stati effettuati studi o verifiche recenti in materia di vulnerabilità sismica e con quali risultati». Inoltre, ha domandato «quali eventuali interventi di manutenzione o adeguamento sismico siano stati programmati o realizzati negli ultimi anni e se la Regione Umbria intenda fornire chiarimenti pubblici e ufficiali per tranquillizzare la popolazione in merito alla sicurezza dell’attuale ospedale». Commentando poi direttamente le affermazioni di Bandecchi, Pernazza ha aggiunto: «Tali affermazioni, rese in una sede istituzionale e diffuse anche tramite diretta streaming, hanno suscitato forte preoccupazione tra i cittadini, che quotidianamente si affidano ai servizi dell’ospedale».
La risposta dell’assessore De Rebotti ci ha tenuto a specificare che «l’ospedale è
costituito da una serie di edifici di epoche diverse. Non tutti rispondono alle caratteristiche sismiche richieste agli edifici strategici. L’azienda ospedaliera ha commissionato nel 2007 un dettagliato studio di vulnerabilità sismica, dal quale è stata confermata la piena agibilità della struttura e l’assenza di condizioni di pericolo, pur evidenziando la necessità di interventi di miglioramento sismico. La situazione – ha assicurato – è costantemente monitorata da tecnici dell’azienda ospedaliera che provvede alle verifiche periodiche e alle manutenzioni necessarie a garantire la sicurezza dei pazienti, operatori e visitatori. Ad oggi è in corso di redazione il progetto esecutivo di miglioramento sismico di alcuni corpi mentre per altri si stanno predisponendo i documenti di gara per la progettazione definitiva ed esecutiva. Ulteriori lavori di miglioramento sismico, per 1,2 milioni, sono in corso grazie ai fondi Pnrr. Non risultano condizioni di rischio attuali per la sicurezza strutturale della struttura ospedaliera». Infine, ha aggiunto l’assessore: «La Regione e l’azienda ospedaliera stanno operando per assicurare la continuità e la sicurezza dei servizi sanitari fino alla realizzazione del nuovo presidio. L’ospedale, anche in occasione degli eventi sismici che hanno interessato l’Umbria, non ha mostrato segni di cedimenti o danneggiamenti degni di nota. Il ‘Santa Maria’ – ha concluso – presenta le normali criticità di un complesso edilizio costruito diversi decenni fa ma rimane pienamente agibile».
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