è grave. Era decollato dalla stessa aviosuperficie di Baumgartner
FERMO Mano tranciata quasi di netto dall’elica del parapendio, grave un 44enne. È il bilancio di un drammatico incidente che si è verificato ieri mattina all’aviosuperfecie di San Marco alle Paludi, la stessa da cui era partito a luglio l’ultimo viaggio fatale del campione austriaco Felix Baumgartner. L’allarme è scattato intorno alle 10,30. Secondo quanto è stato ricostruito, l’uomo, straniero, era a terra con il parapendio.
Stava maneggiando con l’elica del motore, quando all’improvviso, per cause ancora in corso di accertamento, l’elica stessa si è avviata e ha risucchiato la mano dell’uomo. Un incidente devastante per l’arto del 44enne, che è stato appunto quasi tranciato di netto dalle pale dell’elica. Le urla disperate dell’uomo hanno richiamato l’attenzione degli altri presenti e così sono stati immediatamente allertati i soccorsi. Sul posto è subito arrivata un’ambulanza della Croce azzurra di Porto San Giorgio. Viste le condizioni dell’uomo, con la mano praticamente maciullata, è stato richiesto l’intervento dell’eliambulanza. Icaro è atterrato in zona, ha caricato l’uomo e l’ha trasferito all’ospedale Torrette di Ancona. Sicuramente sarà sottoposto a un delicato intervento di ricostruzione, per riuscire a salvare quello che resta della mano.
L’ultimo volo
Proprio dalla stessa aviosuperficie era decollato il 17 luglio il base jumper austriaco, poi precipitato con il suo parapendio sul resort Le Mimose di Porto Sant’Elpidio.
E a filmare gli ultimi istanti era stata proprio la compagna Mihaela Radulescu, che poi aveva postato il video sul sui sociale, accompagnato da queste toccanti parole: «Lo stavo filmando mentre decollava, senza sapere che quello sarebbe stato il suo ultimo volo della sua straordinaria vita». I due, lei scrittrice e volto noto della tv romena, erano in vacanza nel Fermano. La coppia era nelle Marche da una settimana, era la loro terza volta nel Fermano, un territorio che avevano imparato a conoscere e amare.
Per quanto riguarda l’indagine sulla morte del 56enne campione austriaco, aperta dalla procura di Fermo per omicidio colposo senza indagati, si va verso la tesi dell’errore umano alla base del fatale incidente.
L’indagine
E quindi molto probabilmente a breve arriverà una richiesta di archiviazione. Baumgartner è precipitato a una velocità che superava i 20 metri al secondo, con il parapendio che si è avvitato su se stesso ed è piombato al suolo con il motore al minimo. Il campione austriaco avrebbe aperto anche il paracadute d’emergenza pochi secondi prima dell’impatto fatale e non sarebbero stati riscontrati evidenti danni al motore e alle eliche. Lo schianto a terra gli ha provocato la frattura della colonna vertebrale e lesioni al midollo spinale, che sono risultati fatali.