Calabria

Filadelfia, il premio “Barone” compie 20 anni e si rinnova: apertura a medie e superiori per celebrare cultura e radici locali

Il Premio “Avv. Giovandomenico Barone” compie vent’anni e si rinnova. A partecipare al concorso non saranno più solo gli studenti delle quinte elementari, ma anche quelli delle terze medie e delle terze, quarte e quinte del Liceo scientifico e dell’Ipsia. Per i cui lavori, saranno messi in palio, rispettivamente, 200, 300 e 500 euro. Il nuovo regolamento è stato presentato dalla nipote dell’avv. Barone, Roberta Carbone, all’auditorium, nel corso di una conferenza organizzata dalla famiglia e dall’Istituto omnicomprensivo, durante la quale, con un power point realizzato dalla nipote Mariaelena Magro, sono stati ripercorsi i vent’anni di vita del Premio.

«Un’iniziativa meritoria, che contribuisce a tenere vive le tradizioni e la storia locale – afferma la dirigente scolastica, Maria Viscone – che nella nostra scuola occupa un posto importante. Sono le “piccole” storie locali, infatti, ad aver fatto la storia dell’Italia». Presente anche la sindaca, Anna Bartucca: «La vita dell’avv. Barone è stata un esempio di dedizione al territorio, di attenzione al bene comune, di amore per la nostra storia e per le nostre radici. Il Premio vuole valorizzare il ruolo fondamentale che l’educazione ha nel costruire e trasmettere i valori di cui lui è stato portatore: la legalità, il rispetto delle istituzioni, l’attaccamento alla propria terra, la cultura come strumento di emancipazione e crescita. Ed è diventato, anno dopo anno, un appuntamento atteso, un momento di riflessione collettiva, un’occasione per i nostri ragazzi di interrogarsi sul passato, per orientarsi meglio nel presente e nel futuro».

Subito dopo, l’intervento del sindaco di Francavilla Angitola, Giuseppe Pizzonia: «L’avv. Barone è stato un punto di riferimento anche per il nostro paese, per i valori che ha diffuso e trasmesso. Principi di legalità, di correttezza, di lealtà e di trasparenza. Sono certo che continueremo ad apprendere da lui, nonostante la sua assenza». Commovente, poi, il ricordo dell’avv. Antonello Bevilacqua, già presidente dell’Ordine degli avvocati di Lamezia Terme, che ne ha tratteggiato la figura di professionista e storico, rammentando l’amicizia con suo padre e sottolineando il suo forte senso di appartenenza al territorio.

A portare il saluto del neo dirigente dell’AT di Vibo Valentia, Roberto Lofaro, è stato Gabriele Runca, anche presidente della Proloco: «Vent’anni fa, la famiglia Barone ha avuto la lungimiranza di accendere i riflettori sulla storia locale, non solo sfogliando vecchi documenti, ma dando valore alle testimonianze, recuperando quelle tradizioni che formano il nostro patrimonio culturale. Il Premio esteso agli studenti delle scuole medie e superiori è un passo avanti encomiabile. In un’epoca in cui le radici culturali possono talvolta sbiadire, progetti come questo diventano essenziali per educare le nuove generazioni a valori di identità, tradizione e appartenenza». Infine, l’intervento del giornalista Antonio Sisca: «L’avv. Barone è stata una figura poliedrica nell’ambito della cultura. Un uomo, e non è retorica dirlo, che si è formato sui libri, in particolar modo sul libro della vita. Un uomo che ha amato il suo Paese, spingendolo a esplorare confini ai più sconosciuti. Grazie a lui, si diede inizio agli scavi a Castelmonardo, l’antico sito di origine medievale distrutto dal terremoto nel 1783, e ad altre iniziative che fecero conoscere e apprezzare Filadelfia oltre i confini nazionali».


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