Torpignattara, cantiere mai finito diventa covo di spacciatori e senza tetto
Un cantiere iniziato quasi quindici anni fa e mai terminato, trasformato nel tempo in una terra di nessuno.
A via Tempesta, all’angolo con via Perestrello, l’immobile incompiuto con annessi box auto è ormai un simbolo del degrado urbano: tra occupazioni abusive, spaccio di droga, risse, incendi e montagne di rifiuti, i residenti vivono da mesi una situazione al limite.
A denunciare lo stato di abbandono sono le consigliere municipali Elena Antinozzi e Antonella Fioretti della lista Impegno Civico – Caliste Presidente, che hanno presentato una risoluzione per chiedere un intervento immediato.
“Dopo lo sgombero dell’ex Borghetto degli Artigiani – spiegano – molti occupanti si sono spostati proprio in quell’area privata, aggravando una condizione già critica”.
Un cantiere fermo dal 2011 diventato una “zona franca”
L’intervento edilizio, avviato nel 2011, avrebbe dovuto portare alla costruzione di un edificio con box auto. Ma il progetto è rimasto sulla carta. Da allora l’area è stata lasciata incustodita, diventando un punto di ritrovo per sbandati e spacciatori.
“Negli anni – raccontano le consigliere – il sito è stato teatro di episodi di violenza, disturbo della quiete pubblica, consumo e spaccio di sostanze stupefacenti. Non solo: diversi cittadini hanno segnalato scarichi abusivi di materiali e la presenza di un furgone che, più volte, ha riversato rifiuti di risulta trasformando l’area in una vera discarica”.

I controlli e i roghi
Lo scorso 8 maggio, la Polizia Locale è intervenuta con diverse pattuglie, trovando numerosi occupanti abusivi e persino una moto rubata.
Il cantiere è stato posto sotto sequestro e il proprietario denunciato per invasione di terreni ed edifici e ricettazione. Ma gli occupanti non si sono arresi: dopo pochi giorni hanno rotto i sigilli e sono rientrati nell’area.
Negli ultimi mesi, si sono moltiplicati gli incendi: l’ultimo, il 9 ottobre, ha richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco. “Le fiamme e i fumi sprigionati – denunciano Antinozzi e Fioretti – hanno allarmato i residenti per la possibile presenza di materiali tossici o infiammabili”.
Dopo il rogo, i cittadini e il comitato Ex Borghetto hanno inviato segnalazioni a Municipio, Asl Roma 2, Arpa e Polizia Locale, chiedendo un controllo sui valori ambientali e la bonifica immediata del sito.
La richiesta del Municipio V
La risoluzione – che sarà discussa nel Consiglio municipale del 27 ottobre – chiede un intervento urgente del sindaco Roberto Gualtieri, con il coinvolgimento della Prefettura, della Protezione Civile e degli assessorati competenti, per restituire sicurezza al quartiere.
Le consigliere chiedono inoltre all’Arpa un monitoraggio ambientale per accertare la presenza di materiali pericolosi e alle forze dell’ordine un presidio costante per evitare nuovi incendi e occupazioni. “Serve agire subito – avvertono – prima che accada qualcosa di irreparabile”.
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