«Io fascista? Semmai troppo democristiano. Chi li ha fatti venga a conoscermi e paghi le pulizie»
FANO Scritte offensive tracciate con la vernice rossa contro il sindaco Luca Serfilippi e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni sono apparse ieri sul muro del centro commerciale di Sant’Orso, lato Centro anziani. Un atto riprovevole contro il quale si è rivoltata tutta la città.
L’ira del sindaco
«Le scritte comparse in queste ore sui muri della città – ha dichiarato il primo cittadino – sono un gesto vile e codardo. Chi insulta e imbratta non esprime un’idea: mostra solo ignoranza, rabbia e vigliaccheria. Condanno con fermezza quanto accaduto e ribadisco che io ci metto la faccia ogni giorno, alla luce del sole, per lavorare con serietà e rispetto per Fano e per i cittadini». Serfilippi ha voluto manifestare personalmente anche la sua vicinanza alla presidente del Consiglio Meloni, ugualmente oltraggiata dall’ignoto vandalo che si è esibito a Sant’Orso, sottolineando come questo gesto nulla abbia a che vedere con Fano, una città che si riconosce nei valori del rispetto, del dialogo e del confronto democratico». Il sindaco stesso ha manifestato in più occasioni la sua fede antifascista partecipando a tutte le cerimonie in onore dei martiri della Resistenza e della liberazione della città di Fano dalla occupazione nazi-fascista. «Chi si nasconde dietro una bomboletta per insultare le istituzioni – ha aggiunto – non ha né coraggio né dignità. Fano è una città che non si piega all’odio». Se un giorno incontrasse il personaggio che l’ha offesa, abbiamo chiesto al sindaco, che cosa gli direbbe? «Gli chiederei i motivi per cui è arrivato a tanto, ma al tempo stesso gli farei pagare le spese che ora il Comune deve sostenere per cancellare quelle scritte. In più lo esorterei a parlare con le persone, dato che probabilmente non mi conosce e non sa quanto sia lontana da me l’idea del fascismo; anzi, mi dicono che sono troppo democristiano», sdrammatizza infine Serfilippi. Sull’episodio venuto alla luce a Sant’Orso indaga la Questura con il Commissariato di Fano ed essendo stata coinvolta la presidente del Consiglio, anche la Prefettura. La Polizia Locale inoltre sta verificando le immagini registrate dalle numerose telecamere sparse in zona. Indizio molto importante: è stata ritrovata la bomboletta che probabilmente recherà impresse le impronte dell’ignoto vandalo.
Condanna unanime
Unanime la condanna da parte delle forze politiche, di centrodestra e di centrosinistra, a partire dal coordinatore di Fratelli d’Italia Davide Dini: « Si tratta di un gesto grave ed inqualificabile, che non appartiene al confronto democratico». Le ha fatto eco un comunicato della lega con il quale il partito si rifiuta di accettare che il confronto politico, che è alla base della democrazia, scivoli in atti di intimidazione e aggressione verbale. Per Fanesi del Pd «il confronto politico non deve mai scadere nell’offesa personale o nell’odio. In questo caso si è oltrepassato un limite inaccettabile».