Evelina Sgarbi, la figlia di Vittorio querela i medici del Gemelli per falso
Evelina Sgarbi, figlia di Vittorio Sgarbi, ha presentato una querela nei confronti di alcuni operatori sanitari del Policlinico Gemelli di Roma, accusandoli di falso. Lo segnala La Stampa: la denuncia riguarda la firma che sarebbe stata apposta sul modulo relativo al consenso per il trattamento dei dati personali al momento del ricovero del padre.
Secondo quanto riferito dal legale della famiglia, «gli operatori avrebbero raccolto la firma di Sgarbi al momento del suo ricovero nella struttura». Il critico d’arte era stato ricoverato lo scorso 8 maggio 2025 per una «depressione maggiore» con conseguente «malnutrizione grave», come certificato dai medici del Gemelli.
Nella ricostruzione della figlia, la firma presente sul modulo non sarebbe autentica. In particolare, il documento in questione avrebbe autorizzato i sanitari a fornire informazioni sullo stato di salute di Sgarbi esclusivamente alla compagna Sabrina Colle, escludendo altri familiari, compresa la figlia Evelina Sgarbi.
«È nostra intenzione andare fino in fondo in questa drammatica, inquietante e dolorosa vicenda», ha dichiarato l’avvocato Lorenzo Iacobbi, «al fine di accertare chi effettivamente si sia reso responsabile di precludere ad Evelina la possibilità e il diritto di avere notizie sul reale stato di salute del padre. Non escludo che l’indagine della magistratura possa allargarsi anche nei confronti di chi si è reso autore materiale di tale contraffazione».
Alla querela, il legale ha allegato anche la fotografia di un’agenda contenente una firma che, secondo la famiglia, sarebbe quella autentica di Vittorio Sgarbi. Il confronto con la grafia apposta sui moduli del consenso informato, come sostiene la parte querelante, mostrerebbe differenze evidenti.
Al momento, dal Policlinico Gemelli non è arrivata alcuna replica ufficiale. L’inchiesta è ora nelle mani della magistratura, che dovrà verificare la fondatezza delle accuse e l’eventuale sussistenza di un reato di falso materiale.
Solo pochi giorni fa l’ex compagna di Vittorio Sgarbi, Barbara Hary, madre di Evelina, era tornata a parlare delle condizioni di salute del critico d’arte. A La Stampa diceva di essere molto preoccupata per lui, che negli ultimi mesi era apparso visibilmente provato. «Sta male, sta molto male. Non è vero che sta guarendo. Bisogna far subito qualcosa per salvarlo».
Nei giorni delle elezioni regionali a San Severino Marche, in provincia di Macerata, Vittorio Sgarbi si era mostrato su Instagram, dopo mesi di assenza, per curarsi dopo i problemi di depressione. Ma appariva visibilmente dimagrito. «Si vede benissimo che è stravolto, in uno stato pietoso. In un altro scatto che ha mia figlia, mai pubblicato dai giornali, fatto durante l’intervista di Cazzullo, lui sembra addirittura, non so… uno spettro».
La ex compagna descrive una situazione grave: «Prima mi capitava spesso di vederlo, accompagnavo Evelina. Dal 2024 questi incontri hanno cominciato a diradarsi. Mia figlia lo ha visto a settembre. Mi ha detto: mamma, vedessi com’è dimagrito. Fa impressione. Lui aveva già cominciato questo deperimento organico allora. Poi, a ottobre e novembre, si sono incontrati a Milano e Ferrara. Vittorio è stato male durante una presentazione, e lì hanno cominciato a tagliarla fuori. Tu vai via, noi lo portiamo a Lugano. Evelina l’ha cercato a Natale, a Capodanno. Ma niente, perché c’è chi gestisce per lui le chiamate, a chi rispondere e a chi no. Poi veniamo a sapere che è ricoverato al Gemelli».
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