La gaffe del consigliere Pd che paragona Polizia Locale e infermieri, poi le scuse
“La Polizia Locale, che è alle dipendenze del sindaco, è un corpo civile. Vuol dire che non ha seguito una scuola come quella dei corpi delle forze armate. […] Se sevo essere operato di appendicite voglio un medico laureato, non mi va bene che ci sia un infermiere a togliere l’appendicite. E questo si percuote anche lì, senza togliere nulla alla nostra Polizia Locale.”
Parole che hanno scatenato molte polemiche quelle pronunciate dal consigliere comunale del Partito Democratico Alberto Bignardi, nel corso del dibattito sul tema della sicurezza che ha tenuto banco in aula lunedì scorso. Una frase infelice che non poteva non sollevare l’indignazione dei diretti interessati, vale a dire le rappresentanze della Polizia Locale.
L’intento del consigliere dem era evidentemente quello di sottolineare le differenze fra i diversi corpi, ma l’esecuzione è suonata come una gaffe che a creato parecchi imbarazzi.
Le scuse del consigliere
Bignardi oggi ha voluto scrivere una lettera aperta a tutti gli agenti della Polizia Locale, per chiarire quanto accaduto:
“Scusandomi per una frase sbagliata e infelice che ho utilizzato durante il dibattito in Consiglio Comunale sulla sicurezza, vorrei innanzitutto ribadire il pieno sostegno e la massima fiducia nei confronti della Polizia Locale di Modena.
Essa svolge sempre più un ruolo fondamentale al servizio della nostra comunità, sebbene la sicurezza sia in primo luogo un compito che deve assolvere lo Stato con le Forze dell’ordine.
La nostra Polizia Locale non si è mai sottratta a fare la propria parte per la sicurezza dei modenesi. Questo, infatti, era il concetto che avrei voluto esternare durante l’ultimo dibattito in Consiglio Comunale: la nostra Polizia Locale sta portando avanti uno sforzo enorme per garantire la pubblica sicurezza e occorre che anche il Governo dia una risposta in termini anzitutto di numero adeguato di agenti presenti sul territorio, affinché la responsabilità non ricada unicamente sulle amministrazioni locali e sulla sua Polizia Locale.
Ritengo che tutti i ruoli, in ogni ambito del servizio pubblico – che si tratti di agenti, infermieri, medici o altri professionisti – abbiano pari dignità e meritino il massimo rispetto. In particolare quelli che operano quotidianamente sul territorio a tutela dei cittadini, affinché si abbia una città più sicura per tutti.
Mi dispiace di non aver spiegato il mio pensiero come avrei voluto. Il mio obiettivo resta quello di contribuire a un confronto costruttivo e sereno, volto a valorizzare il lavoro della Polizia Locale, rafforzando la collaborazione tra istituzioni, operatori e cittadini”.
Mezzetti difende il Corpo
“La Polizia Locale di Modena è un corpo di uomini e donne che affronta ogni giorno l’ordinario e, sempre di più, lo straordinario legato a una società in profondo cambiamento che diventa frontiera di compiti che vengono ridefiniti”, lo ha precisato Massimo Mezzetti all’indomani della polemica.
“È bene che tutti abbiano questa consapevolezza quando si discute del ruolo dei nostri agenti e di quello che fanno. Codici rossi, interventi su risse e reati di vario genere, l’importantissimo servizio ‘antibullismo’ che tanto si lega ad una delle questioni più all’attenzione del dibattito pubblico, quella della violenza dei giovani sui loro coetanei, solo per citare alcuni degli aspetti che quotidianamente vengono affrontati. Tutto questo si affianca alla vigilanza sul rispetto delle regole di civile convivenza che danno ordine e vogliono proteggere la nostra comunità, dal codice della strada e l’incidentalità, alla tutela del consumatore, all’uso corretto dello spazio pubblico e tanto altro ancora”.
“È quindi un corpo dinamico che lavora, ovviamente nell’ambito delle proprie competenze, in coordinamento con le altre Forze dell’Ordine come viene stabilito ai tavoli del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica”.
“Al Comandante Sola, che ha avviato un lavoro di riorganizzazione del corpo per renderlo sempre più efficiente e a tutte e tutti gli operatori che lavorano nel Corpo di Polizia Locale di Modena, ribadisco la mia stima e il mio incoraggiamento per l’importante lavoro che svolgono al servizio della comunità”.
Pd: “Piena fiducia e massimo rispetto nel lavoro che ogni giorno la Polizia Locale svolge al servizio dei cittadini”
Alla luce della gaffe, anche il segretario cittadino del Pd è intervenuto per “esprimere il massimo rispetto e stima per il lavoro quotidiano svolto dalle donne e dagli uomini della Polizia Locale, che rappresentano un presidio fondamentale di sicurezza e di prossimità per la nostra comunità”.
“Sappiamo quanto le competenze e le funzioni siano molteplici e diversificate e soprattutto quanto siano svolte in contesti spesso difficili – prosegue Lenzini – così come siamo consapevoli di come ogni giorno svolgano attività analoghe alle altre forze dell’ordine e che meriterebbero pari prerogative, riconoscimenti e tutele. Il ringraziamento quindi è ancora più forte nei loro confronti: per la loro professionalità e dedizione alla divisa e alla città”, ha commentato il segretario cittadino Diego Lenzini.
“In merito alle recenti polemiche, ringraziamo il consigliere Bignardi per aver chiarito le intenzioni e gli obiettivi del suo intervento in Consiglio Comunale – puntualizza il segretario cittadino – non un’ intenzione di sminuire il ruolo della Polizia Locale, ma di evidenziare le diverse funzioni operative e normative che caratterizzano i diversi corpi di sicurezza, ribadendo la necessità che il Governo faccia la sua parte nella pubblica sicurezza in città”.
“Alberto Bignardi ha già chiarito pubblicamente di riconoscere pari dignità e valore a tutti i professionisti del servizio pubblico, e in particolare agli agenti che ogni giorno operano sul territorio modenese con professionalità, impegno e spirito di servizio – conclude Lenzini – il Partito Democratico ha sostenuto, ringraziato e valorizzato il lavoro delle donne e degli uomini della Polizia Locale in decine di interventi in consiglio comunale, ma ci teniamo a ribadirlo oggi ancora una volta”.
Source link