Caso Prospero, domani l’udienza sul patteggiamento del 18enne romano

Domani si va in aula per il caso legato alla morte di Andrea Prospero, lo studente universitario di Lanciano trovato senza vita a Perugia nel gennaio 2025. Il giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Perugia sarà chiamato a valutare se ratificare la richiesta di patteggiamento presentata dal diciottenne romano accusato di istigazione o aiuto al suicidio. L’istanza, depositata dal suo legale, prevede una pena di due anni e mezzo da scontare attraverso lavori di pubblica utilità. Il giovane, che si trova tuttora agli arresti domiciliari, era stato raggiunto il 17 marzo scorso da un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Perugia.

Indagini Gli investigatori della polizia postale e della squadra mobile hanno completato nei mesi scorsi l’analisi dei dispositivi sequestrati e delle chat scambiate tra la vittima e l’imputato, ricostruendo i contatti avuti dai due esclusivamente online. Secondo quanto accertato dagli inquirenti, infatti, non si sarebbero mai incontrati di persona: lo studente avrebbe chiesto al «compagno virtuale» consigli su come togliersi la vita, ricevendo incoraggiamenti e indicazioni sull’uso di farmaci poi risultati fatali.

Accertamenti Nella stanza del B&B in centro storico, presa in affitto senza informare la famiglia, erano stati trovati cinque telefoni cellulari, un portatile e 46 sim card. L’analisi del materiale ha fatto emergere una rete di contatti e conversazioni, portando gli investigatori a individuare anche un coetaneo campano indagato per cessione di stupefacenti in relazione ai farmaci oppiacei rinvenuti e ritenuti la causa del decesso. Domani, davanti al gup di Perugia, sarà dunque il momento della decisione sulla proposta di patteggiamento avanzata dalla difesa.