Rocket – R Is For Rocket
Vengono da Los Angeles i Rocket, hanno iniziato giovanissimi nel 2021 pubblicando rapidamente un singolo, poi un EP (“Versions Of You“) e mantengono la stessa energia nell’album di debutto “R Is For Rocket” che unisce elementi noise e dream pop affinati da tre o quattro anni passati sempre in tour e on the road.

Alithea Tuttle (basso tastiere e voce) Baron Rinzler (chitarra) Cooper Ladomade (batteria) e Desi Scaglione (chitarrista e produttore) hanno aperto i concerti di Ride, Sunny Day Real Estate, Silversun Pickups, esperienze formative che hanno influenzato dieci brani che parlano di relazioni sentimentali, amicizia, rapporto con sé stessi.
Un album già maturo nella costruzione delle canzoni, nella scelta dei suoni. Un deciso crescendo che inizia con “The Choice” e l’equilibrio subito trovato tra la voce di Tuttle e chitarre melodiche e pungenti che in “Act Like Your Title” trovano chiavi armoniche deliziose. “Crossing Fingers” segna un cambio di ritmo, qui l’influenza dei Ride è più evidente e ne fa uno dei brani cardine del disco.
Indie rock grintoso quello di “One Million” che diventa ritmato e sognante in “Another Second Chance” senza mai perdere un gusto per la melodia che resta centrale anche nei momenti più aggressivi come “Pretending” e viene pienamente sviluppato in “Crazy” mentre “Number One Fan” con chitarre acustiche, tastiere e basso in primo piano colpisce per raffinatezza e sincerità.
“Wide Awake” giustamente scelto come singolo è il brano più veloce e immediato mentre la title track in chiusura racchiude pienamente l’essenza della band californiana tra cambi di ritmo e una lunga jam finale. Gli anni novanta sono il riferimento principale per i Rocket che partono da quelle sonorità facendole proprie in un debutto intenso e decisamente ben suonato.
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