Fondazione, dirottati 850mila euro sui suoi conti di gioco di un dipendente
Il caso di frode denunciato ieri dalla Fondazione di Modena assume contorni meglio definiti. A rendere noti alcuni dettagli è la Procura della Repubblica: se l’ente ha infatti dichiarato di aver riscontrato soltanto la settimana scorsa anomalie nei conti che hanno portato alla segnalazione, la Guardia di Finanza indagava sul caso già dal mese di luglio.
L’inchiesta estiva è scaturita da approfondimenti su movimentazioni finanziarie anomale, svolti nell’esercizio degli ordinari poteri di polizia valutaria da parte della Guardia di finanza.
Gli accertamenti hanno messo nel mirino un dipendente, che nei giorni scorsi è stato sospeso in via cautelativa: un responsabile d’area che secondo gli inquirenti avrebbe spostato in modo illecito ingenti somme di denaro. I soldi, infatti, sarebbero stati riversati su conti di gioco riconducibili all’indagato, per un importo allo stato quantificabile in oltre 850 mila euro.
Il 17 ottobre, su delega della a Procura della Repubblica, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Modena e del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria hanno dato esecuzione al decreto di perquisizione locale e informatica e di sequestro, presso la sede della Fondazione di Modena. Il dipendente è indagato in relazione ai delitti di appropriazione indebita aggravata ed autoriciclaggio.
Il giorno successivo, tramite il difensore di fiducia, la Fondazione ha poi trasmesso la querela formale nei confronti del lavoratore.
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