Salute

“L’educazione sessuale parta già dalle medie, evitiamo che i ragazzini cerchino informazioni sul Web. La scuola non insegni la competizione”: così Luisa Ranieri

Una dirigente scolastica coraggiosa, una donna forte e di raro esempio. Luisa Ranieri sarà Eugenia Liguori, appassionata e combattiva nella sua scuola, immersa in un contesto difficile, per la nuova serie tv “La Preside”, presentata ieri 20 ottobre in anteprima alla Festa del Cinema di Roma 2025 e in onda prossimamente su Rai 1.

La storia si ispira a Eugenia Carfora, la preside di Caivano divenuta simbolo di coraggio e determinazione nella lotta per il riscatto educativo e sociale. La serie – prodotta da Bibi Film Tv e Zocotoco, in collaborazione con Rai Fiction, – nasce da un’idea di Luca Zingaretti, sceneggiatore e produttore. Abbiamo incontrato Luisa Ranieri.

La scuola può cambiare la vita?
La scuola può sicuramente aprire la testa e dare un ‘opportunità, una prospettiva a qualsiasi essere umano.

Cos’è che ti ha colpito della storia di Eugenia Carfora, la dirigente scolastica che ha ispirato “La Preside”?
È una storia che racconta un’urgenza, racconta il bisogno di stare sulle nuove generazioni, ma soprattutto perché per me Eugenia rappresenta un eroe moderno. Cioè quando uno dice chi è l’eroe oggi? L’eroe oggi è la persona che fa il proprio lavoro con amore, dedizione e anche sacrificando la sua vita e i suoi affetti.

Secondo l’esperienza scolastica delle tue figlie, cosa cambieresti e che cosa invece promuoveresti dell’attuale sistema?
Adesso mi fai fare il ministro dell’istruzione (ride, ndr). Non lo so cosa si può migliorare nel particolare però una cosa posso dirla perché per esempio le mie figlie hanno fatto una doppia esperienza sia quella internazionale che quella scuola italiana. Io penso che la scuola italiana sia pur la migliore del mondo perché è quella più completa sull ‘istruzione in generale. È una scuola molto nozionistica e troppo concentrata sui voti e sulla valutazione che secondo me non aiuta il giovane. Insomma non è un sistema costruito intorno al giovane che purtroppo oggi vive in una situazione radicalmente diversa rispetto ad anni fa.

Perché?
Perché questa società è una società molto competitiva ma anche una società molto violenta e quindi avrebbero bisogno di essere più ‘accolti’ che non vuol dire avere una ‘mano morbida’ ma avere un metodo diverso di studio come fanno negli altri Paesi europei.

L’educazione sessuale sarà vietata alle medie mentre alle superiori previo consenso dei genitori, nel 2025 è sufficiente?
Io penso che l’educazione sessuale dovrebbe iniziare alle medie invece che alle superiori perché è troppo tardi. Avendo dei figli adolescenti so che cosa succede nelle classi e succede che l’approccio alla sessualità, il cambiamento del corpo avviene molto prima, avviene addirittura in prima media. Purtroppo poi i ragazzi cercano ‘notizie’ sul sesso, sul web e vengono a contatto con tutta una rete di volgarità, ma di violenza soprattutto ed è violenza sulle donne quindi andrebbe anticipato con lezioni ad hoc tutto questo.


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