Panico a bordo, passeggera tenta di aprire il portellone dell’aereo. Cosa è successo
Panico a bordo di un aereo della JetBlue Airways, dove una passeggera ha perso il controllo, dirigendosi verso l’uscita di emergenza col chiaro intento di aprire il portellone. L’episodio si è verificato alcuni giorni fa a New York, quando l’Airbus A320 stava per decollare. La scena della donna, in evidente stato di agitazione, è stata ripresa da alcuni passeggeri, e il video è diventato presto virale sui social.
Nel filmato si vede la giovane donna aggirarsi con aria spaurita per il corridoio dell’aereo, tampinata dal personale di bordo. La passeggera, confusa, scambia qualche parola con altri passeggeri, che la invitano a sedersi, poi si precipita verso l’uscita di emergenza. Sempre più spaesata e allarmata, ha affermato di aver udito un rumore metallico che l’aveva messa in allarme.“Fuori c’è un cane che abbaia!”, ha dichiarato. Ha poi spiegato che il suo fidanzato era un pilota, ed era sicura che il rumore avvertito non fosse normale. Per fortuna uno degli assistenti di volo è riuscito a intercettarla e a impedirle di aprire il portellone. Il tutto senza fare movimenti bruschi che avrebbero potuto destabilizzare ancora di più la passeggera.
La situazione si è risolta senza alcun genere di incidente, e l’aereo è infine decollato.
Ad allarmare la donna, hanno poi spiegato gli esperti, è stato il rumore prodotto dalla Power Transfer Unit (PTU) del velivolo, un componente idraulico presente sugli aeromobili della famiglia Airbus A320. Questo strumento serve a bilanciare la pressione idraulica tra i sistemi, e si attiva durante l’avviamento del motore, il rullaggio e lo spegnimento. Dal momento che questo sistema può aumentare la sua potenza a intervalli, si genera un suono che può effettivamente ricordare l’abbaiare di un cane.
Il personale di bordo ha spiegato la questione ai passeggeri, ristabilendo la calma.
Nel caso si avverta un rumore del genere, dunque, si deve mantenere la calma e, nel caso, chiedere chiarimenti all’equipaggio.
Source link