Marche

il pesarese Claudio Reggiani muore a 64 anni consegnando i pasti

SAN GIOVANNI IN MARIGNANO Stava portando il pranzo a un operaio impegnato nei lavori di manutenzione a un’azienda specializzata nella lavorazione del metallo quando, dopo essere salito sul tetto, il lucernario gli si è aperto e lui è sprofondato di sotto. Un volo fatale di 7/8 metri che non gli ha lasciato scampo. L’infortunio mortale è avvenuto in via Tavollo, nella zona artigianale di San Giovanni in Marignano ieri mattina poco prima di mezzogiorno: a perdere la vita è stato un pesarese di 64 anni, Claudio Reggiani, che stava effettuando la consegna. 

Le circostanze

L’interno del capannone, questo è il tetto da cui è precipitato Claudio Reggiani

Ma le circostanze della sua morte sono ancora da chiarire: non è chiaro se l’uomo fosse salito sul tetto del capannone, in comune tra le aziende Tecno Mec e Fida, per dei rapporti amicali o perchè stesse consegnando per conto di una ditta di catering del Pesarese.

La vetroresina ondulata del lucernario ha ceduto all’improvviso e il 64enne è caduto di sotto morendo sul colpo. Inutili sono stati i tentativi di soccorso. Subito dopo l’allarme sul luogo dell’incidente sono intervenuti i carabinieri di Cattolica e i sanitari del 118 ma nonostante gli sforzi per cercare di rianimare l’uomo non c’è stato nulla da fare. Claudio Reggiani abitava a Pesaro nella zona di via Togliatti, a Villa San Martino, era sposato e non aveva figli. In passato si era cimentato in diverse attività e aveva anche aperto un negozio di accessori per la casa, ultimamente pare fosse impegnato per le consegne di vivande, ma su questo punto gli inquirenti devono ancora compiere accertamenti.

Belloni: «Gli avevo celebrato il suo secondo matrimonio, sono sconvolto»

Di certo è che la notizia della sua morte ha destato sconcerto e dolore a Pesaro. Tra chi lo conosceva c’è il presidente del consiglio comunale Enzo Belloni. «Una persona cordiale e solare – ricorda – ultimamente lo avevo perso un po’ di vista, ma in passato il rapporto era stato stretto, tanto che qualche anno fa ero stato io a celebrargli in Comune il suo secondo matrimonio, con l’attuale moglie. Una notizia che mi ha sconvolto e che mi rattrista tantissimo. Quando mi hanno informato non ci volevo credere, ho fatto un giro di telefonate, ho contattato i vecchi amici, eravamo tutti choccati. Si gravitava nel gruppo di Muraglia, poi Claudio aveva cominciato a frequentare il circolo del Porto, sapevo dei suoi lavori passati ma non sapevo che cosa facesse ora. Un dolore apprendere della sua morte e in certe circostanze». La Procura ha aperto un fascicolo ed è stata disposta l’autopsia e il pm di turno, Daniele Paci, ha disposto l’autopsia.




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