a Sony non bastano più i tripla A dalla grafica spaccamascella, parla Shuei Yoshida
Secondo l’ex Sony Shuei Yoshida, l’attuale panorama videoludico ha ormai raggiunto il suo limite in termini di qualità grafica. Non potendo più puntare su questo aspetto come era possibile in precedenza, PlayStation dovrà escogitare nuovi modi per innovare all’interno del mercato.
Intervenendo al podcast Skill Up, Yoshida ha ammesso di non riuscire più a notare alcuna differenza sostanziale in termini di grafica tra i diversi giochi, che si tratti di ray tracing o altro. Quindi, la grafica ha praticamente raggiunto un limite che difficilmente verrà oltrepassato a breve. “Chiaramente non possono fare la stessa cosa che hanno fatto finora, ovvero aumentare la potenza grafica e fornire esperienze di fascia alta”, ha affermato Yoshida.
PlayStation ha ottenuto un grande successo grazie ai suoi tripla A dai mondi virtuali immersivi e caratterizzati da una veste grafica spaccamascella: si pensi a franchise come The Last of Us, Horizon, God of War e altri ancora. Tuttavia, la sensazione di Yoshida è che i giocatori si siano ormai “abituati” ad un certo standard qualitativo, e che oggi faccia meno effetto. Per continuare ad innovare, quindi, potrebbe rivelarsi necessario esplorare altri aspetti dell’esperienza ludica.
Recentemente, Yoshida ha anche parlato della sfida tra Sony e Nintendo che animò la scena videoludica negli anni ’90.
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