Ridere è una cosa seria: a Torino le pagliacce conquistano la città
Hanno il naso rosso, le mani impiastricciate di colore. Sono le donne clown che in questi giorni hanno invaso Torino, e oggi – ultima giornata del Festival internazionale Pagliacce – salutano la città con spettacoli, riflessioni e il coraggio di ridere a modo proprio.
Sotto il Chapiteau Madera, montato per la prima volta nel giardino Edisu dietro Off Topic, si sono alternate oltre trenta artiste provenienti da tutto il mondo. Non è stato solo un festival, ma un piccolo atto di rivoluzione artistica e sociale.
«Pagliacce Festival da sempre crede nella partnership con soggetti cittadini nazionali e internazionali», spiega Martina Soragna, direttrice artistica del Festival insieme a Silvia Laniado, entrambe clown del duo Ledueeunquarto, «inoltre ha da sempre un animo diffuso e crede nelle periferie dove propone spettacoli di compagnie riconosciute a livello europeo, con un’attenzione nella programmazione per valorizzare e promuovere i talenti emergenti del territorio».
In fondo, chi meglio di una clown sa che la magia nasce ai margini? Nell’estate 2021, Soragna e Laniado hanno lanciato Pagliacce Network per «connettere, ispirare e condividere per stimolare le pagliacce di oggi e di domani». Da quella chiamata è nata una rete nazionale che oggi conta 68 clown professioniste da tutta Italia: donne che si confrontano, condividono esperienze di ricerca e mettono in discussione se stesse e la propria comicità.
Domande come «Uomini e donne ridono per le stesse cose e allo stesso modo?» o «Perché storicamente ci sono stati più clown uomini?» non sono solo curiosità, ma punti di partenza per una riflessione su cosa significhi oggi fare ridere da donna. «Pur condividendo il pensiero che la comicità sia un linguaggio universale», spiegano le direttrici, «ci sembrano queste domande interessanti e doverose per una ricerca innovativa del circo contemporaneo e per contribuire allo sviluppo di una cultura di qualità, equa ed inclusiva, come invita uno dei punti dell’Agenda 2030 in merito all’uguaglianza di genere e all’empowerment delle donne».
Per Luca Spadon, presidente di Off Topic, il festival è anche un tassello della rigenerazione urbana: «Questo progetto rappresenta in modo emblematico la visione di Off Topic: trasformare spazi urbani inutilizzati in luoghi vivi di incontro, cultura e comunità. Pagliacce Festival nasce dalla volontà di riflettere su corpo, mente, libertà e parità, attraverso il linguaggio universale della clownerie che mette al centro le donne. Vederlo approdare nel cuore di Torino significa restituire alla città uno spazio nuovo, condiviso, accessibile e inclusivo».
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