Deulofeu vuole tornare in campo dopo tre anni di calvario: “Il recupero più difficile della storia” – Calcio

“So che sto cercando di fare qualcosa di speciale. Potrebbe essere il recupero più difficile della storia”. L’ex attaccante dell’Udinese Gerard Deulofeu ha raccontato il suo calvario “Guardian”. A gennaio saranno tre anni da quando l’attaccante spagnolo si è rotto il legamento crociato anteriore e il menisco del ginocchio destro. “Se riuscissi a tornare, sarebbe dopo oltre mille giorni – ha raccontato – Sono una persona che si prende cura di sé e credo di potercela fare. Se c’è qualcuno in grado, quello sono io”. Dopo l’intervento Deulofeu ha avuto un’infezione che ha colpito la cartilagine, rendendo il recupero molto più complicato. “Non è un infortunio comune – ha ammesso – Quando sarò vecchio, il mio ginocchio potrebbe essere completamente distrutto perché l’infezione ha peggiorato notevolmente la situazione”.
La storia
Deulofeu racconta il suo tentativo di recupero attraverso un ciclo di iniezioni per il trattamento cellulare. “Per le prime 24 ore è… urgh. Da vicino, la differenza tra la massa visibile delle sue gambe è evidente”. Racconta ancora Deulofeu: “Fin da quei primi mesi sapevo che non sarei potuto tornare in forma in fretta. In ogni risonanza magnetica che ho fatto, la cartilagine si era deteriorata. Ho perso la muscolatura, il ginocchio non si fletteva correttamente, c’era molto da recuperare ed è stato molto lento”. Per l’operazione ed era stato avvertito dal medico che le cose avrebbero potuto non funzionare. “Dissi: ‘Nessun problema’. Avevo solo una possibilità.”Il suo racconto di questi ultimi tre anni passa per il sostegno, fondamentale, della famiglia e anche quello dell’Udinese.Era sugli spalti con il figlio a vedere Udinese-Cagliari e gli torna in mente che “Mio figlio era molto piccolo l’ultima volta che ho giocato. Abbiamo guardato la partita e mi chiedeva solo: ‘Quando? Quando torni?’ Ci provo, ci provo”. L’Udinese, con cui ha rescisso il suo contratto a gennaio, ha accettato di supportarlo nel recupero e sta tenendo aperta la porta per un ritorno; “Mi stanno aspettando“, dice. “Mi stanno dando il tempo e la passione per riprendermi. Apprezzo molto il fatto che mi abbiano aiutato e mi abbiano dato l’opportunità di rimanere qui, lavorando in questo stadio fantastico”.
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