Chi è Mattia Piccoli, che a 11 anni ha iniziato a prendersi cura del padre malato: la sua storia ha ispirato il film Per Te
Nei momenti più cupi, Mattia Piccoli, 16 anni, tira fuori una foto incorniciata. Ci sono lui, suo fratello Andrea, 12 anni, e papà Paolo, quando ancora non era malato di Alzheimer precoce, una forma rara che lo ha colpito a soli 43 anni.
In Italia, come spiega al Corriere il dottor Nicola Vanacore, responsabile demenze all’Istituto Superiore di Sanità, si stima che ci siano 24.000 persone malate di Alzheimer precoce, che insorge prima dei 65 anni: ha cause genetiche dettate da mutazioni precise, e riguarda il 3-4% dei casi complessivi di Alzheimer.
Paolo era ancora un uomo giovane quando ha cominciato a scordarsi di fare quelle cose che, normalmente, non si dimenticano: andare a prendere i bambini, fare la spesa. Sua moglie, Michela, si è resa conto presto di cosa fosse successo: anche il papà di suo marito ne aveva sofferto, e Paolo, da bambino, lo aiutava a farsi la barba e a mangiare.
È diventata presto una caregiver, con tutto il carico emotivo e pratico che comporta, e quando la stanchezza ha cominciato a farsi sentire e a schiacciarla, ha trovato un aiuto proprio nel suo primogenito, Mattia, che allora aveva solo undici anni. «All’inizio non capivo. Ero un bambino normale, pensavo a giocare. Poi però ho iniziato a guardare mia mamma e a vedere nei suoi occhi la sua sofferenza, che era triste. E lì ho capito che dovevo mettermi in gioco, aiutare mia mamma, e l’ho fatto piano piano perché ero un bambino. Da allora non ho più smesso», ha spiegato a RaiPlay. Ha deciso di farsi carico di alcune incombenze, e ha cominciato ad aiutare il papà a vestirsi, a infilarsi le scarpe. Le cose che lui non riusciva più a fare da solo.
Per il suo coraggio e la sua forza, Mattia Piccoli, nel 2021, è stato insignito del riconoscimento di Alfiere della Repubblica dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella «per l’amore e la cura con cui segue quotidianamente la malattia del padre e lo aiuta a contrastarla. Il suo impegno è quanto mai prezioso: non è frequente che un giovanissimo svolga, con tanta dedizione, il compito di caregiver tuttavia la sua esperienza è un esempio anche per i coetanei».
E oggi la sua storia – che è stata raccontata da Serenella Antoniazzi nel libro Un tempo piccolo (Gemma Edizioni) – è diventata anche un film, Per te, diretto da Alessandro Aronadio, con Edoardo Leo, Javier Francesco Leoni e Teresa Saponangelo, in uscita domani (17 ottobre) nelle sale cinematografiche.
Oggi Paolo si trova in una Rsa, ma suo figlio Mattia continua a stargli accanto: «Qualche volta lui non si ricorda più nemmeno chi sono, e allora gli prendo la mano e dico: “Papà, sono io: Mattia”».
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