Rinnovare il nocciolo, al via l’Hazelnut Agronomy Program – Prodotti Tipici
            Parte l’Hazelnut Agronomy Program,
prima scuola tecnica in Italia interamente dedicata al nocciolo,
promossa da Ferrero Hazelnut Company (HCo), la divisione del
gruppo Ferrero dedicata alla filiera globale della nocciola, in
collaborazione con l’European Institute of Innovation for
Sustainability (Eiis) e con il Consiglio Nazionale dei Dottori
Agronomi e Dottori Forestali (Conaf). Il programma nasce per
sostenere l’innovazione, la sostenibilità e la formazione
professionale nella filiera italiana della nocciola, un settore
che oggi affronta sfide complesse legate ai cambiamenti
climatici e alle nuove fitopatie.
   
Negli ultimi anni, la produzione di nocciole in Italia ha
registrato un calo significativo, in alcune aree fino al 60-70%,
a causa di estati torride, precipitazioni irregolari e malattie
delle piante, che hanno messo in difficoltà migliaia di aziende
agricole. L’Hazelnut Agronomy Program, gratuito per i candidati
selezionati, si rivolge ad agronomi, tecnici di cooperative,
professionisti del settore e studenti universitari in scienze
agrarie all’ultimo anno, con l’obiettivo di diffondere pratiche
agronomiche avanzate ed ecocompatibili e rafforzare la
collaborazione tra imprese, istituzioni e mondo accademico. La
durata è di otto mesi e il programma prevede moduli online e
sessioni in presenza. Le migliori soluzioni sviluppate dai
partecipanti saranno presentate durante l’Hazelnut Summit,
evento nazionale dedicato al settore, previsto a Roma nel giugno
2026.
   
“In questo momento difficile, con questo programma vogliamo
stimolare l’innovazione nella corilicoltura e rafforzare le
competenze del tessuto territoriale. Ferrero mantiene un
fortissimo legame con la nocciola italiana e conferma il suo
impegno per il territorio,” afferma Marco Botta, general manager
Ferrero Hazelnut Company. “È un’opportunità straordinaria per i
professionisti agricoli di misurarsi con sfide reali attraverso
un percorso formativo innovativo che mantiene al centro la
sostenibilità di lungo periodo” aggiunge Carlo Alberto Pratesi,
presidente Eiis. “È un’iniziativa quanto mai attuale per
rafforzare le competenze degli agronomi in un settore storico e
strategico per l’Italia” conclude Mauro Uniformi, presidente
Conaf.
   
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