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Progetto Pullman Park, interpellanza in Consiglio comunale: dubbi su sicurezza e autorizzazioni | isNews

In Aula l’istanza degli esponenti di maggioranza Di Rollo e Oliveri che chiedono la sospensione dei lavori in attesa dei pareri ottenuti con il ‘silenzio-assenso’ degli organi preposti. Il sindaco Castrataro: “Nessun dubbio sull’iter seguito”


ISERNIA. Riflettori accesi in Consiglio comunale sul progetto “Pullman Park”, pensato per migliorare la mobilità urbana con un parcheggio di interscambio e un nuovo raccordo stradale. A sollevare i dubbi, i consiglieri di maggioranza Andrea Di Rollo (Comunità Attiva) e Gabriele Olivieri (Isernia Futura).

Il progetto, finanziato con fondi PNRR, prevede la costruzione di un grande parcheggio per auto, autobus e scooter con stazioni di ricarica elettrica in via Giovanni XXIII, oltre a un nuovo collegamento viario dallo svincolo di Santo Spirito. Secondo Di Rollo e Olivieri, l’area scelta presenta però gravi criticità ambientali e di sicurezza: è classificata come zona a rischio idrogeologico molto elevato (R4) e si trova in zona sismica 1, la più pericolosa.

“Si rischia di aumentare il carico su un versante instabile. Il terreno è fragile e non può sopportare un’opera così pesante senza conseguenze” ha spiegato Olivieri nel suo intervento. Criticato anche il fatto che alcuni pareri fondamentali sono stati ottenuti tramite silenzio-assenso.

“È noto che non nutro un particolare entusiasmo per queste opere – ha esordito il sindaco Piero Castrataro nella sua risposta – Tuttavia, come maggioranza, ci siamo trovati davanti a un bivio e abbiamo deciso di procedere, approvando tutte le opere presentate. In questo caso specifico, le due opere hanno un senso compiuto se considerate insieme: da un lato, migliorano la mobilità permettendo un accesso più agevole a una zona molto trafficata di Isernia, soprattutto in occasione di eventi al palazzetto o all’auditorium, dall’altro valorizzano un’area destinata a diventare strategica per la città.

Dal punto di vista tecnico, va ricordato che esistono oggi soluzioni ingegneristiche in grado di garantire la sicurezza delle strutture anche in zone sismiche. Per quanto riguarda l’aspetto ambientale, si applica il principio del silenzio-assenso, senza il quale molte opere previste dal PNRR non potrebbero essere realizzate. È naturale che progetti di questa portata suscitino un dibattito pubblico, ed è giusto che sia così”.

Il sindaco ha infine sottolineato come la politica non possa intervenire nel merito tecnico di un progetto, dovendo piuttosto affidarsi al lavoro delle strutture competenti e dei professionisti coinvolti, che hanno seguito tutte le procedure necessarie affinché l’opera venga realizzata nel pieno rispetto delle norme e con la massima attenzione. “Non ci sono dubbi – ha concluso –  sull’iter seguito”.

“Non possiamo ritenerci soddisfatti – ha detto Di Rollo – Tutta Isernia è in zona sismica, ma noi non ci limitiamo a parlare di rischio sismico ma di rischio sismico connesso a quello idrogeologico”.

Ha poi richiamato il concetto delle frane sismoindotte. “È vero che esistono tecnologie per costruire in zona sismica, ma è vero anche che quando le due cose combaciano diventa più difficile, specie quando un intero versante impostato su terreno di riporto viene sovraccaricato con un rilevato stradale molto pesante. Dubbi che restano, anche dopo la risposta del sindaco, legati ai pareri che ci sono stati inviati e che si ritengono acquisiti per silenzio-assenso. Parliamo di un versante pericoloso e a dirlo non siamo noi, ma documenti ufficiali. Alla luce di ciò mi domando, in altre situazioni del genere si è manifestata molta più prudenza. Quand’anche fosse lecito – in nome della realizzazione degli interventi del Pnrr – andare avanti per questa strada, in nome della sicurezza non potremmo insistere per avere questi pareri? Perché il silenzio dell’Autorità di Bacino e soprattutto del Servizio Geologico della Regione non mi fa stare tranquillo. Annuncio che andremo avanti nel nostro percorso per cercare di capire meglio in che modo questi vincoli siano stati superati. Ci rivolgeremo agli organi preposti per avere risposte in qualità di consiglieri comunali. Io ho sempre manifestato dubbi su questi interventi, e mai potrò dare il mio assenso all’intervento in quella zona della città. Opera che poi non ritengo così indispensabile. Invito – ha quindi concluso – a sospendere i lavori in attesa dei pareri che vanno pretesi”.


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