Gaza, la liberazione degli ultimi 20 ostaggi israeliani in vita da parte di Hamas: i loro nomi e le immagini dei primi rilasciati
Dopo più di due anni, gli ultimi 20 ostaggi israeliani ancora in vita, sequestrati durante l’attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre 2023, tornano liberi. Il loro rilascio è previsto, in base all’accorto della scorsa settimana, in tre località di Gaza a partire dalle 7 ora italiana, le 8 locali. Un secondo momento avverrà alle 10 locali, le 9 in Italia. I primi sette sono stati rilasciati alle 7 italiane, gli atri 13 nella fase successiva.
Cosa succede oggi
Il primo punto di rilascio è nella zona del corridoio di Netzarim, che divide la Striscia di Gaza da Est a Ovest. I veicoli della Croce rossa internazionale, che coordinata la consegna degli ostaggi, sono a Deir al-Balah da prima delle sette. Gli ostaggi andranno alla base di Reim dove faranno le visiste mediche e vedranno i loro familiari. Andranno in elicottero verso gli ospedali alla periferia di Tel Aviv: Sheba, Beilinson e Ichilov. Il secondo punto di rilascio è nella zona di Jan Yunis, quindi a Sud.
Chi sono gli ostaggi
Coincide con quello israeliano l’elenco che Hamas ha pubblicato dei 20 ostaggi rilasciati vivi. Sono Bar Kuperstein, Eviatar David, Yosef Haim Ohana, Segev Kalfon, Avitan Or, Elkana Buchbot, Maxim Harkin, Nimrod Cohen, Matan Tsengauker, David Cuneo, Eitan Horn, Matan Engerst, Eitan Mor, Gali Berman, Ziv Berman, Omri Miran, Alon Ohel, Guy Gilboa-Dalal, Rom Breslavsky e Ariel Cune.
Le fasi successive
Una volta ricevuti tutti gli ostaggi, Israele procederà alla liberazione di 250 palestinesi detenuti da tempo in Israele. Sono militanti dei gruppi che si oppongono a Israele, membri di Hamas, Fatah, Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina e Jihad Islamica, oltre a 1700 palestinesi in carcere in Israele dall’inizio dell’offensiva a Gaza. Non c’è Marwan Barghouti, per i palestinesi un simbolo della lotta.
In serata Hamas dovrebbe iniziare la restituzione dei corpi degli ostaggi morti durante la prigionia a Gaza. Dovrebbero essere 28, non tutti potrebbero però già essere stati localizzati. I resti andranno all’istituto forense Abu Kabir, per l’identificazione.
La piazza degli ostaggi a Tel AvivMAYA LEVIN/Getty Images
Il rilascio
Pochi minuti dopo le sette sono stati rilasciati a Gaza i primi sette ostaggi israeliani.
«Svegliarsi in un nuovo mattino, tutto sembra più bello, tutto sembra migliore, i colori nell’aria», ha detto Ilan Gilboa Dalal, padre di Guy appena rilasciato da Hamas. Ci sono molte persone alla casa della famiglia di Alon Ohel a Lavon. Sono dai familiari anche gli amici dei gemelli Gali e Ziv Berman che non sarebbero stati tenuti insieme e non sono stati visti in video o foto di Hamas come invece accaduto ad altri. Canti e feste alla casa della famiglia di Eitan Mor che è fra i primi sette recuperati.
I messaggi
Per gli ostaggi rilasciati c’è il biglietto del premier israeliano Benjamin Netanyahu e della moglie Sara. Sarà contenuto in un kit preparato per gli ostaggi, che contiene abiti, pc, tablet. Si legge: «A nome dell’intero popolo di Israele, bentornati. Vi aspettavamo e vi abbracciamo». Il presidente di Israele Isaac Herzog ha detto: «Questa è una mattina di grande speranza e grande preghiera. Una mattina in cui ci aspettiamo e desideriamo vedere tutti a casa, fino all’ultimo».
«Grazie» è la scritta su un cartello con la sagoma della testa di Trump sospesa sopra una bandiera israeliana. Si tratta di un cartello di ringraziamento al presidente degli Stati Uniti sulla spiaggia di Tel Aviv.
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