“Solo passerelle, i lavoratori restano in allarme”
Dopo la visita istituzionale della Regione Abruzzo allo stabilimento ex Sevel di Atessa, le parole rassicuranti rilasciate dai rappresentanti regionali non bastano a placare le preoccupazioni dei lavoratori. Se da un lato si parla di “situazioni positive e incoraggianti per il futuro”, dall’altro arriva la dura replica della Fiom-Cgil Chieti, che in una nota firmata dal segretario generale Alfredo Fegatelli lancia una serie di interrogativi rimasti, al momento, senza risposta.
«Dopo anni di preoccupazioni, cassa integrazione, linee ferme e promesse sbiadite – scrive Fegatelli – oggi bastano due sorrisi e qualche foto davanti ai capannoni per dissipare ogni nube?». Il sindacato denuncia il rischio che visite istituzionali come questa si trasformino in semplici passerelle, più che in momenti di confronto reale e concreto.
Tra le domande che la Fiom-Cgil rivolge pubblicamente alla Regione e a Stellantis, ci sono quelle relative all’entità e ai tempi degli investimenti promessi, al futuro dell’occupazione, alla fine degli ammortizzatori sociali e alla reale volontà dell’azienda di rilanciare la produzione. «Negli annunci si parla di fiducia, ma nessuno ha detto se si tornerà ai livelli produttivi di un tempo, ovvero almeno 940 furgoni al giorno, mentre i dati Fim-Cisl parlano di un calo del 36,3% rispetto allo scorso anno», si legge nella nota.
Il sindacato chiede anche chiarezza su eventuali piani di “efficientamento” – termine spesso utilizzato per mascherare riduzioni di personale – e sulla possibilità che le eventuali penalità imposte dall’Europa per le emissioni ricadano sugli stabilimenti e sui lavoratori.
«La Regione è tranquilla, Stellantis è tranquilla… e solo i lavoratori, chissà perché, non riescono a dormire sonni sereni», conclude con amarezza Fegatelli.
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