Scienza e tecnologia

Recensione Absolum, il grandioso picchiaduro a scorrimento moderno



Recensione Absolum

Il picchiaduro a scorrimento è uno di quei generi rimasti un po’ fermi nel tempo. Non che non ci siano stati buoni esponenti, anzi: Streets of Rage 4 è stato un ritorno meraviglioso, e anche Teenage Mutant Ninja Turtles: Shredder’s Revenge ha saputo far rivivere alla grande quell’atmosfera arcade degli anni ’90. Detto ciò, per quanto validi, questi giochi non hanno mai davvero innovato. Hanno rimesso a lucido una formula storica, aggiungendo qualche spunto moderno, ma l’ossatura è rimasta sempre quella.

Per la prima volta, però, mi sono trovato davanti a un videogioco che riesce davvero a svecchiare il genere e a portarlo in una direzione a suo modo nuova. Si chiama Absolum, ed è uno dei titoli più belli che mi sia capitato di provare quest’anno. In questa recensione vi raccontiamo perché, e vi diciamo già da subito che non dovete assolutamente perdervelo.

Scheda videogioco

  • Publisher
    Dotemu, Gamirror Games
  • Sviluppatore
    Dotemu, Guard Crush Games, Supamonks
  • Genere
    Picchiaduro a scorrimento
  • Numero giocatori
    1-2 (Locale e Online)
  • Lingua
    Testi in italiano
  • Disponibile su

È bellissimo

Absolum è bellissimo. Lo diciamo spesso nelle recensioni, perché ormai molti videogiochi moderni puntano forte sull’impatto visivo per catturare l’attenzione. Ma qui siamo proprio su un altro livello. Absolum è davvero uno spettacolo, uno di quei giochi che ti conquistano al primo sguardo. Ha uno stile disegnato a mano semplicemente meraviglioso, dominato da colori vividi, animazioni fluide, fluidissime, ed un design artistico che reinterpreta il fantasy in modo personale e affascinante, orchestrato dalle meravigliose musiche di quel genio di Gareth Coker, noto per la splendida colonna sonora di Ori. E Absolum è un gioco che incanta le orecchie e gli occhi, e che allo stesso tempo riesce a dare senso ludico alla sua bellezza, poiché ogni animazione ha un peso nel gameplay.

La storia si svolge nel mondo di Talamh, devastato da un cataclisma magico scatenato da maghi troppo ambiziosi. La popolazione ora diffida della magia, e nel caos il Re Sole Azra ha approfittato della paura per asservire proprio quei maghi.

Mentre l’esercito del Re conquista sempre più territori, la grande maga Uchawi ed un piccolo gruppo di ribelli decidono di opporsi al regime, sfidando le leggi che proibiscono la magia pur di riportare equilibrio nel mondo. È in questo contesto che conosciamo gli eroi ribelli di Talamh, ognuno con il proprio stile di combattimento unico.

C’è Galandra che brandisce una spada colossale, e poi fa capolino il nano Karl, armato di una spingarda ancestrale e di una forza bruta devastante. Nel corso della loro avventura, altri due misteriosi eroi (uno più bello dell’altro) si uniranno a loro per mettere fine al dominio del Re Sole.

Perché funziona bene

Absolum ha una struttura da classico picchiaduro a scorrimento laterale, ma basta una manciata di minuti per capire che in realtà c’è molto di più. La formula tradizionale viene infatti contaminata da elementi roguelite, e non poteva esserci intuizione più brillante per dare linfa vitale al genere.

È risaputo che i beat ‘em up abbiano una longevità limitata, ma la scelta di dargli appunto il piglio roguelite cambia completamente le carte in tavola: Absolum diventa un gioco che ti spinge a rigiocare, non solo per migliorare il punteggio, ma perché dopo ogni partita si sbloccano nuove possibilità, abilità e sorprese che lo mantengono fresco per ore e ore.

Il funzionamento è semplice ma ben costruito: si sceglie uno dei quattro eroi disponibili (inizialmente due, come detto, con altri due sbloccabili in seguito) e ci si lancia in un’avventura che può essere affrontata in solitaria o in due giocatori, sia in locale che online. L’obiettivo è attraversare una serie di livelli fino a raggiungere il boss finale, ma la struttura del gioco non è propriamente lineare.

Ogni volta che si supera un livello, si può scegliere tra diverse vie da percorrere. Il percorso principale rimane lo stesso, quindi non si tratta di stanze generate casualmente, ma potete appunto scegliere voi in quale macro-area accedere.

Così, ad esempio, nella zona paludosa troverete determinate tipologie di mostri, come gli gnoll, mentre nel castello affronterete goblin e nemici umani che, in alcuni casi, si attaccano persino tra loro, come nel più classico dei fantasy.

Di conseguenza, in base ai nemici con cui vi trovate più a vostro agio, o alle risorse di cui avete bisogno (magari un’area è più ricca di cristalli, un’altra di cibo per recuperare salute, altre ancora di monete per acquistare oggetti dai mercanti) potete decidere quale percorso intraprendere.

Ovviamente non tutto è prevedibile, perché il gioco offre sempre piccole variazioni per mantenere alta la varietà: ad ogni partita succede sempre qualcosa di nuovo, che sia un evento che spiega meglio la lore che circonda il gioco, o nuove missioni collaterali. Quel che rimane saldo al suo posto è il brillante sistema di combattimento.

Che soddisfazione picchiare!

Il combattimento di Absolum è estremamente fisico e muscolare.

Ogni colpo ha peso, ogni impatto si sente, ed è difficile comunicarlo se non lo si prova sui propri polpastrelli. Le combo non si limitano a colpire: scaraventano i nemici lontano, li sollevano in aria, e potete proseguire l’attacco con colpi aerei, prese, o abilità speciali, e concatenare la sequenza anche con il proprio compagno. Il tutto è sostenuto da un sistema di mana che si ricarica semplicemente combattendo, picchiando, restando costantemente nel flusso dell’azione.

Ma il vero elemento che porta il gameplay su un altro livello sono i Riti, i potenziamenti che si accumulano man mano che si progredisce nei livelli. Ogni nemico sconfitto lascia dietro di sé delle ricompense: monete, potenziamenti per l’arma o, appunto, nuovi Riti. Ci sono il Rito del Fuoco, dell’Acqua, della Negromanzia (il mio preferito) che consente di evocare scheletri in battaglia per dare man forte al gruppo, e altri ancora.

La cosa davvero interessante è che questi Riti possono essere combinati tra loro per creare effetti unici.

Ad esempio, potete sbloccare una parata che rilascia scariche elettriche, una schivata che lascia dietro di sé una scia di fuoco, o un doppio salto che genera piccole trombe d’aria. Le combinazioni sono tantissime, e permettono di costruire vere e proprie “build” personalizzate, cosa rarissima in un picchiaduro a scorrimento.

Sono meccaniche che abbiamo visto in altri generi, ma qui vengono contestualizzate con cura e sperimentazione, integrandosi perfettamente con il ritmo e la fisicità dei combattimenti. E a completare il quadro c’è anche una buona varietà di nemici, ognuno con le proprie mosse, attacchi e schemi.

Denso

Quello che funziona davvero molto bene in Absolum è il game loop, cioè proprio il modo in cui il gioco gestisce la progressione e la rigiocabilità, perché ogni volta che si termina una partita, dietro le quinte succede sempre qualcosa. Anzitutto c’è un sistema di potenziamenti permanenti basato sui cristalli, che possono essere spesi per migliorare in modo definitivo le statistiche dei personaggi, cosa che rende la run successiva un po’ più accessibile.

Ma la cosa sorprendente è che riesce a rendere ogni nuova partita narrativamente rilevante. Quando si rientra, spesso si assiste ad un evento inedito nella stessa mappa, qualcosa di scritto e pensato, non di casuale, che approfondisce il mondo di gioco, i suoi personaggi e le sue dinamiche. In questo senso, ricorda molto Hades: si capisce che gli sviluppatori hanno studiato i migliori roguelike in circolazione per confezionare un lavoro certosino. Non ci sono semplici stanze rigenerate a caso, ma un avanzamento narrativo costante, con nuovi incontri, dialoghi e deviazioni.

A volte, alcuni personaggi suggeriscono persino scorciatoie o nuovi bivi nascosti, aprendo zone che nelle run precedenti non erano accessibili. Trattasi di un sistema che aggiunge sempre un pizzico di novità, cosa che aiuta il gioco a mantenersi fresco e stimolante anche dopo molte ore.

Dal punto di vista del gameplay, tutto è calibrato benissimo. I boss sono eccellenti: ognuno ha un pattern chiaro, leggibile, e il sistema di parata, schivata e deviazione è perfettamente responsivo.

Absolum ha un ritmo di gioco eccezionale, teso e gratificante, tanto è vero che risulta difficile trovare veri difetti nella sua struttura.

Qualche piccola sbavatura c’è, sia chiaro. Il sistema dei Riti è in parte legato alla casualità: ogni tanto vi verrà chiesto di scegliere tra una manciata di potenziamenti, ma mi è capitato spesso di non trovare quello desiderato.

È possibile effettuare un “reroll” per aggiornare l’offerta, ma costa parecchi cristalli, gli stessi che servono per la progressione permanente. Questa frustrazione è dettata anche dal fatto che alcuni riti e potenziamenti risultano talmente situazionali, o così legati a build specifiche, che quando non vi capitano può diventare davvero snervante. Al contrario, a volte compaiono incrementi che andrebbero secondo noi un po’ rivisti, perché finiscono per essere quasi inutili. Però, in un gioco che mette così tanta carne al fuoco e offre così tante combinazioni, è comprensibile che non tutto funzioni allo stesso modo.

Poi, anche se ci sono quattro personaggi giocabili, ne avremmo voluti uno o due in più, o magari qualche arma diversa per i già esistenti, ma è qualcosa che potrebbe essere ampliato con futuri aggiornamenti o DLC. Inoltre, il sistema di progressione permanente si sblocca un po’ troppo in fretta: avremmo preferito una curva di crescita più lunga, soprattutto nel post-game, dove rimane meno da potenziare di quanto ci saremmo aspettati.

Detto questo, Absolum è comunque ricco di contenuti: per completarlo servono almeno 10 ore, ma la rigiocabilità è alta e la voglia di tornare in partita resta costante. È davvero sorprendente trovare un picchiaduro a scorrimento che riesca a unire così bene azione, struttura roguelite e narrazione.

Prima di chiudere, vi segnaliamo che lo abbiamo giocato sia in solitaria che in co-op locale. Con un amico il gioco diventa molto più difficile, ma nulla di troppo proibitivo, anche perché il livello di sfida si addolcisce ad ogni partita compiuta.

Tenete conto che, nel caso vogliate, sono presenti delle opzioni di accessibilità per ridurre la difficoltà.

Prezzo e disponibilità

Absolum è disponibile nel formato digitale su PS5, PS4, Nintendo Switch e PC al prezzo di 24,99€.

Absolum rinnova il picchiaduro a scorrimento e lo fa con un’intuizione brillante, quella della contaminazione roguelite. Al di là delle idee, è proprio come tutto prende forma a sorprendere, perché graficamente è meraviglioso, si ascolta con piacere grazie ad un comparto sonoro impeccabile, e si gioca ancora meglio, con un sistema di combattimento preciso, responsivo e gratificante, in cui animazioni e colpi si legano perfettamente ai comandi. È un videogioco bilanciato, curato, ben ritmato e confezionato con grande attenzione, ed è davvero difficile trovare qualcosa che non funzioni. Sì, ci sarebbe piaciuto qualche personaggio in più, e la casualità dei potenziamenti può generare un pizzico di frustrazione, ma sono dettagli che non intaccano la solidità dell’esperienza. Absolum è un titolo che sa regalare tanto, e lo fa con stile e tanto sostanza. Lo consigliamo a tutti e soprattutto a chi credeva che i picchiaduro a scorrimento non avessero più nulla da dire, perché dimostra con forza che ci sbagliavamo di grosso.

Pro

  • Meraviglioso nell’estetica e nel sonoro
  • Solido incrocio tra beat ‘em up e roguelike
  • Sistema di combattimento fisico, muscolare
  • Tante sorprese nei potenziamenti e nel ritmo

Contro

  • Un po’ di frustrazione dettata dalla casualità dei Riti
  • Sistema di progressione permanente un po’ rapido
  • Vogliamo più personaggi!

Giorgio Palmieri

Giorgio Palmieri
Da oltre dieci anni nel network di SmartWorld, ho iniziato il mio viaggio con AndroidWorld recensendo videogiochi mobile, con un occhio di riguardo per le perle nascoste negli angoli più reconditi dei negozi virtuali. Nel tempo, la mia passione è cresciuta insieme al sito, permettendomi di esplorare il mondo della tecnologia a 360°. Mi piace definirmi un jolly: scrivo, edito e collaboro a tutto ciò che mi appassiona. Ma, nel profondo, il mio cuore batte sempre e solo per loro: i videogiochi.


Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »