Palmisano contro Schwazer: “Ha rovinato la marcia”

Antonella Palmisano contro Alex Schwazer. L’atleta azzurra – oro olimpico nella 20 km di marcia alle Olimpiadi del 2021 e argento nella 35 km agli ultimi Mondiali, a Tokyo – ha parlato del suo ex collega, squalificato per doping nel 2013, in un’intervista a Vanity Fair: “Mi spiace che, quando la marcia riesce a conquistare un posto rilevante nelle notizie dei media, sia spesso per situazioni negative”.

Palmisano: “Non esistono le seconde occasioni”

Sull’altoatesino – continua Palmisano – “la mia opinione è chiara: ritengo che chi tradisca i valori sportivi utilizzando il doping per raggiungere dei risultati debba essere allontanato in maniera definitiva. Per me non esistono seconde occasioni. Non conosco personalmente Schwazer, ma il suo caso ha messo in cattiva luce la marcia, lo sport che amo, danneggiando l’immagine di questa disciplina. Barare non fa bene allo sport e purtroppo i furbi ci sono. Si alzeranno un po’ i tempi d’arrivo al traguardo? Pazienza”.

Palmisano: “No alle gare alle 8 di mattina”

Palmisano è anche tornata sulla recente polemica che l’ha riguardata, nata con il suo sfogo sui social per il “continuo ignorare” le sue medaglie da parte dei vertici europei e italiani dell’atletica. Una polemica scoppiata quando l’European Athletics, la Federazione continentale di atletica, nell’annunciare i prossimi Europei di Birmingham 2026, non ha citato la marcia nell’elenco delle medaglie assegnate a Tokyo: “Sono disattenzioni non tollerabili in chi si occupa di comunicazione, come non è accettabile un bilancio della squadra che non parla della marcia o di questa medaglia”, ha detto l’atleta pugliese: “L’intervento del presidente federale Mei è stato fondamentale per eliminare il post e porre attenzione a certe tematiche. Sono fiduciosa che qualcosa possiamo cambiare. Si può partire, per esempio, dalle gare che potrebbero non iniziare alle 8 della mattina quando il pubblico è minore”.