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Prova scritta del nuovo concorso PNRR 2025 per insegnanti: 50 quesiti, punteggio minimo 70/100 e selezione in base al numero dei posti

La prova scritta del concorso insegnanti PNRR3 presenta delle differenze rispetto ai concorsi precedenti?  Abbiamo affrontato questo argomento nel question time del 25 settembre insieme alla docente esperta Sonia Cannas, che ha risposto ai quesiti dei nostri lettori. 

“La struttura resta invariata rispetto ai due precedenti concorsi PNRR. I riferimenti normativi restano il Decreto Ministeriale n. 205/2023 per la scuola secondaria e il n. 206/2023 per infanzia e primaria. La prova scritta sarà computer based, con 50 quesiti a risposta multipla da svolgere in 100 minuti”

Prova scritta uguale per tutte le classi di concorso

La prova scritta è unica e uguale, nella stessa sessione, per tutti i partecipanti. Sia per chi partecipa per classi di concorso della tabella A, sia per chi partecipa come ITP (tabella B, insegnante tecnico pratico), sia per chi partecipa solo per sostegno.

Non c’è distinzione perché la prova scritta non è disciplinare, non è riferita ai contenuti della classe di concorso oggetto del concorso.

Quindi tutti i partecipanti al concorso, nella stessa giornata, risponderanno alle stesse domande.

Poiché, probabilmente, per il numero di partecipanti, sarà necessario organizzare più giornate di esame, le domande saranno uguali per tutti nella stessa giornata ma cambieranno di giorno in giorno assicurando trasparenza e omogeneità in modo da garantire il medesimo grado di selettività tra tutti i partecipanti.

La prova scritta si svolge nella regione destinataria della domanda.

Come si svolge la prova scritta

La prova scritta è computer based, composta da 50 domande a risposta multipla da svolgere in 100 minuti. Le domande saranno suddivise in

  • 40 quesiti volti a valutare le competenze del candidato nei campi pedagogico, psicopedagogico e metodologico-didattico
  • 5 domande di inglese, con livello di competenza richiesto pari al B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue.
    5 domande sulle competenze digitali, focalizzate sull’uso delle tecnologie e dispositivi multimediali per migliorare l’apprendimento.

I 40 quesiti sono così suddivisi

  • 10 domande su aspetti pedagogici;
  • 15 domande riguardanti la psicopedagogia, inclusi i temi dell’inclusione scolastica;
  • 15 domande sugli aspetti metodologico-didattici, comprese le modalità di valutazione degli studenti.

Si tratta pertanto di argomenti che non interessano nello specifico una o l’altra classe di concorso, ma devono costituire un patrimonio di conoscenze per tutti gli insegnanti ( 24 CFU, seppure non costituiscono più titolo di accesso, sono comunque importanti per la preparazione).

I programmi relativi sono contenuti nella “Parte generale” dell’Allegato A al dm n. 205/2023 per la scuola secondaria e Allegato A al dm n. 206/2023 per infanzia e primaria. Gli allegati vanno letti e integrati alla luce di eventuali nuove normative intervenute dopo la programmazione.

Potranno esserci domande di legislazione scolastica? 

Ecco la rispostaSì. La legislazione scolastica fa parte della sezione generale del programma, ed è quindi una delle aree su cui possono essere formulate domande. Tuttavia, non si tratta di quesiti nozionistici con richieste di articoli o commi, ma piuttosto di domande volte a verificare la conoscenza del funzionamento del sistema scolastico italiano. Per rispondere in modo corretto, è comunque necessario uno studio approfondito della normativa.

Come si supera la prova scritta

Il punteggio minimo per superare la prova scritta è pari a 70/100.

La legge 106/2024 di conversione del DL 71/2024 Scuola e Sport art. 14bis ha introdotto una novità importante relativa al limite di candidati che accedono alla prova orale, già sperimentato nel concorso PNRR2.

Come funziona l’accesso alla prova orale “All’esito della prova scritta, sarà ammesso alla prova orale un numero di candidati pari a tre volte il numero dei posti messi a bando, nella Regione per la singola classe di concorso o tipologia di posto, a condizione che il candidato consegua il punteggio minimo di 70 punti.

Saranno, inoltre, ammessi alla prova orale i candidati che hanno ottenuto lo stesso punteggio dell’ultimo degli ammessi.”

In pratica, non basterà raggiungere la soglia minima: sarà il punteggio più alto a determinare chi accede alla fase orale, e quindi la graduatoria sarà basata sul merito dei candidati che hanno ottenuto i punteggi migliori.

Pertanto, per accedere alla prova orale è necessario:

  • ottenere almeno 70/100 alla prova scritta;
  • rientrare nel limite massimo di candidati ammissibili pari a 3 volte il numero dei posti messi a bando, nella Regione per ciascuna classe di concorso o tipologia di posto.

Come si conoscerà il risultato della prova scritta e se il voto sarà sufficiente per accedere alla prova orale

Terminata la singola prova, ogni candidato conosce il proprio voto e dunque saprà se avrà superato o meno lo sbarramento dei 70/100.

Successivamente – a conclusione di tutta la procedura della prova scritta – l’USR comunicherà il voto minimo utile per superare la prova e ciascuno potrà sapere se avrà o meno accesso alla prova orale.

In questo modo la prova scritta – pur non essendo una preselettiva – ha un alto tasso di selezione perché l’obiettivo deve essere quello di ottenere il risultato massimo, in considerazione dell’elevato numero di partecipanti.

Un fattore favorevole invece potrebbe essere il numero più consistente di posti a concorso per il PNRR3, che renderebbe più “largo” il range nel quale rientrare.

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Le risposte ai quesiti

È possibile inviare un quesito all’indirizzo [email protected] (non è assicurata risposta individuale ma la trattazione di tematiche generali)


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