Viaggi e turismo

maxi multa e class action europea


La multa della CNMC in Spagna ⚖️

La CNMC spagnola (Comisión Nacional de los Mercados y la Competencia) l’anno scorso ha sanzionato Booking.com con la multa più alta mai imposta dall’autorità: 413 milioni di euro.

Le motivazioni?

  • Clausole che impedivano agli hotel di proporre prezzi più bassi sui loro siti rispetto a Booking.com.

  • La possibilità, riservata alla piattaforma, di abbassare unilateralmente i prezzi delle camere.

  • Costi e condizioni di contratto svantaggiose per gli hotel, con sede legale e tribunali competenti ad Amsterdam.

  • Mancanza di trasparenza nei programmi Plus e Genius, che spingevano gli hotel a investire di più per non perdere visibilità.

Queste pratiche hanno reso difficile la concorrenza di altre agenzie di viaggio online e limitato la libertà degli hotel spagnoli, dove Booking.com deteneva tra il 70% e il 90% del mercato.

Booking.com aveva già annunciato che avrebbe ricorso, definendo la multa “sproporzionata”.

La sentenza europea che cambia tutto 🇪🇺

Nel settembre 2024, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha dichiarato illegali le clausole di parità tariffaria che Booking.com imponeva agli hotel da oltre vent’anni.

👉 Cosa significa?

Gli hotel erano obbligati a mantenere lo stesso prezzo ovunque, impediti quindi dal proporre tariffe più basse sui propri siti o su altri canali. Così i viaggiatori hanno finito per pagare sempre la tariffa piena, gonfiata dalle commissioni (10–25%) trattenute dalla piattaforma.

La Corte ha stabilito che queste clausole non erano né necessarie né proporzionate al funzionamento della piattaforma e violavano le leggi europee sulla concorrenza.

La class action degli hotel 🏨

Sulla scia della sentenza, il 7 agosto 2025 oltre 10mila hotel europei hanno avviato una class action coordinata da Hotrec (associazione europea degli albergatori) e dall’Hotel Claims Alliance.

  • In questa class action, gli hotel stanno chiedendo il risarcimento dei danni subiti dal 2004 al 2024.

  • Il procedimento sarà seguito da un tribunale nei Paesi Bassi, dove Booking.com ha sede legale.

  • L’obiettivo: recuperare miliardi di euro persi in vent’anni di concorrenza falsata.

Alexandros Vassilikos, presidente di Hotrec, ha dichiarato:

“Dopo anni di condizioni inique, è arrivato il momento di chiedere giustizia”.

Anche i consumatori si muovono 👥

Non solo gli hotel: anche i viaggiatori si stanno mobilitando. In Olanda, due associazioni di consumatori hanno avviato un’azione parallela, sostenendo che i prezzi artificialmente gonfiati abbiano fatto spendere ai clienti centinaia di milioni in più.

In pochi giorni si sono registrati 180mila consumatori.

Cosa succede adesso? 🚀

Con la multa spagnola, la sentenza europea e la class action, Booking.com si trova davanti a uno dei momenti più delicati della sua storia. La piattaforma, che oggi controlla il 71% del mercato europeo delle prenotazioni online, rischia non solo miliardi di euro di risarcimenti, ma anche un ridimensionamento della sua influenza.

Intanto, il Digital Markets Act europeo – entrato in vigore nel 2024 – ha già vietato definitivamente le clausole di parità ai “gatekeeper” come Booking.com.

La domanda ora è:

Noi Pirati terremo d’occhio la situazione per capire se questa decisione storica cambierà davvero il futuro delle prenotazioni online.

Fonti: CNMC, Cinco Días, Yahoo Finance, Interia, rp.pl


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