grande partecipazione alla sfilata del Dono [FOTO]
Una quarantina di carri e circa 400 partecipanti hanno dato vita questa mattina, 8 settembre 2025, alla sfilata del Dono. L’omaggio delle contrade di Lanciano alla Vergine Maria, di cui oggi si celebra la natività, è stato seguito e partecipato, malgrado il giorno lavorativo.
Il centro città è stato preso d’assalto fin dalla prima mattinata, con posti auto esauriti presto e visitatori costretti a parcheggiare lontano e poi a raggiungere il luogo della sfilata a piedi. Il corteo, partito dal parco Villa delle Rose, ha ripetuto un rito antico, che vede convivere il culto mariano con gli aspetti più gioiosi e festosi del folklore popolare. “La devozione nei riguardi della Madonna del Ponte – ha commentato il sindaco Filippo Paolini – è testimoniata dal pubblico presente, numeroso ed entusiasta”.
Complici le scuole ancora chiuse, erano tanti i bambini e i ragazzi presenti. Le contrade della città hanno sfilato con carri e trattori addobbati a festa e con le primizie della terra: pomodori, peperoni, olio, uva, frutta e anche diverse prelibatezze – pizzelle, scrippelle, fichi secchi e pizza dolce, per dirne qualcuna – che sono state distribuite con generosità al pubblico. Presenti anche diversi animali.
Ad accompagnare la sfilata dei carri sono stati canti e balli della tradizione. Alcuni, inoltre, riproducevano i mestieri di una volta e scene della vita nei campi. A curare la manifestazione è stato Pietro Bomba, mentre lo speaker Franco Battistella.
Nel pomeriggio, come da tradizione, dalle ore 18 fino a tarda serata, in piazza Plebiscito si procederà all’asta della vendita dei donativi a cura di Francesco “Kingo” Paone e Raffaele Jair Di Nunzio, vicepresidente del Comitato 2025. Il ricavato sarà devoluto alla chiesa.
Insieme ai doni portati dai carri nella sfilata mattutina, sono stati inseriti nella vendita anche dei piatti pronti, già cucinati, grazie alla collaborazione con diversi ristoratori, così da incentivare i gruppi di amici a partecipare all’asta, acquistare e restare a mangiare in piazza Plebiscito.
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