Società

A soli 20 anni già docente di ruolo: la storia della più giovane insegnante tecnico-pratica che tra cattedra e università dimostra come passione e impegno possano trasformare i sogni in realtà

Entrare in ruolo a 20 anni non è un traguardo che accade di frequente nella scuola italiana. Una giovane docente, nata nel 2004, ha appena concluso con esito positivo l’anno di prova e oggi insegna come insegnante tecnico pratico.

Intervistata dai microfoni de Il Resto del Carlino, ha raccontato con orgoglio il valore di questo risultato: “Aver raggiunto questo traguardo così importante è per me motivo di grande orgoglio. Non è solo la realizzazione di un obiettivo, ma anche la conferma che la costanza e la fiducia nei propri sogni portano lontano”. Una testimonianza che mette al centro il ruolo della passione, dello studio e dell’impegno nelle scelte formative e professionali.

L’entusiasmo per l’insegnamento

Per la giovane docente l’insegnamento non rappresenta soltanto un lavoro, ma una missione. “Vivo con entusiasmo il mio ruolo in classe – ha raccontato – la vicinanza d’età con i miei studenti è un punto di forza, in un dialogo autentico e stimolante”. La speciale condizione di condividere un percorso di crescita quasi parallelo con i suoi allievi apre a un confronto basato sulla fiducia reciproca e arricchisce l’esperienza scolastica. Nonostante la giovane età, il senso di responsabilità verso la professione e l’impegno quotidiano in aula sono al centro della sua prospettiva. Parallelamente al lavoro a scuola, la docente prosegue i suoi studi all’Università di Ferrara, dove frequenta il corso di ingegneria informatica ed elettronica.

Il caso di Martin Mansour

Una storia che ricorda quella che Orizzonte Scuola ha già raccontato nelle scorse settimane.

Una vocazione nata tra i banchi di scuola

Sin dalla scuola dell’infanzia, Martin ha manifestato una passione straordinaria per l’insegnamento, arrivando a chiamare “collega” la propria maestra. Durante il percorso scolastico, ha accelerato i tempi conseguendo la maturità con abbreviazione per merito nel 2022, un anno prima rispetto ai coetanei. I requisiti richiesti – almeno 7 in tutte le materie negli anni precedenti e almeno 8 in ciascuna materia nell’anno in corso – gli hanno permesso di accedere all’esame anticipatamente. Per poche settimane ha mancato l’inserimento nelle GPS come ITP nella classe B23 Metodologie operative, poiché l’aggiornamento è stato pubblicato a maggio 2022.

Dal primo incarico agli studi universitari

Il percorso professionale è iniziato attraverso la messa a disposizione, con la prima convocazione in una scuola del Modenese a 18 anni. Le prime supplenze si sono svolte sulle colline di Castelvetro, seguite da incarichi prevalentemente nella scuola primaria e occasionalmente nell’infanzia – segmenti caratterizzati da una forte femminilizzazione del corpo docente. Contemporaneamente, Martin si è iscritto a Scienze della formazione primaria presso l’Università di Bologna, dove attualmente frequenta il terzo anno. La sua disciplina di specializzazione, Metodologie operative, si concentra sui servizi sanitari, sociali ed educativi per disabili, anziani e minori, rappresentando un collegamento strategico tra scuola e territorio.

Il successo nel concorso e l’approdo al ruolo

La preparazione per il concorso PNRR si è basata su manuali specialistici della classe B23, nonostante i pochi posti disponibili in Emilia-Romagna. Dopo aver superato le prove, Martin ha ottenuto il terzo posto nella graduatoria, risultato sufficiente per la chiamata. Dal 1° settembre 2025 ha assunto servizio presso l’Istituto Professionale Statale Socio-Commerciale-Artigianale “Cattaneo-Deledda” di Modena, nell’indirizzo “Servizi per la Sanità e l’Assistenza Sociale”. Il giovane docente dovrà completare il percorso di abilitazione previsto dalla normativa PNRR per i neoassunti a tempo indeterminato, della durata di un anno. “La poca differenza d’età può aiutarmi” ha dichiarato Martin, determinato a costruire un rapporto equilibrato con gli studenti, mantenendo autorevolezza e rispetto dei ruoli.


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