Società

Tra burocrazia soffocante e carichi di lavoro ingestibili: il 90% dei docenti in Australia vive stress e ansia gravi, e quasi un terzo valuta di lasciare l’insegnamento in anticipo

Il mestiere di insegnante viene spesso descritto come una delle professioni più appaganti, ma i dati di un’indagine condotta in Australia raccontano una realtà molto diversa.

Sette educatori su dieci dichiarano di avere un carico di lavoro ingestibile, mentre il 90% segnala livelli di stress che vanno da moderati a estremamente gravi. Lo studio, pubblicato su Social Psychology of Education dall’Università del Nuovo Galles del Sud e coordinato dalla ricercatrice Helena Granziera, ha coinvolto quasi 5.000 docenti di primaria e secondaria riportando un dato allarmante: i tassi di depressione, ansia e stress nel corpo docente risultano triplicati rispetto alla media nazionale. Una situazione che, secondo gli studiosi, non riguarda solo il benessere individuale, ma anche la tenuta complessiva del sistema scolastico.

Le cause dello stress e le conseguenze

Tra gli elementi più critici segnalati dagli insegnanti emergono le incombenze burocratiche e l’eccessiva mole di compiti amministrativi, che sottraggono tempo all’attività didattica e alla relazione con gli studenti. Come sottolinea Granziera, gli “obblighi di conformità e la raccolta dati stanno portando al burnout e a un senso di disillusione professionale”. Proprio la percezione di un carico di lavoro ingestibile è stata identificata come il principale fattore predittivo di disturbi psicologici e, in prospettiva, di un possibile abbandono della professione. Non stupisce quindi che, secondo l’Australian Institute for Teaching and School Leadership, quasi il 30% dei docenti stia considerando di lasciare l’insegnamento prima dell’età pensionabile.

Ripercussioni sul futuro della scuola

Il deterioramento della salute mentale dei docenti non rappresenta solo un problema individuale ma investe direttamente la qualità dell’istruzione. Gli studiosi evidenziano infatti come il malessere degli insegnanti abbia ripercussioni sul benessere degli studenti con possibili ricadute sul rendimento scolastico e sulla vita delle comunità educative. La ricerca suggerisce la necessità di migliorare le condizioni di lavoro, in particolare nelle aree rurali e più isolate, per garantire non solo un futuro più sostenibile per gli insegnanti, ma anche maggiori opportunità per le nuove generazioni. La prevenzione del burnout e l’alleggerimento degli oneri burocratici diventano quindi passaggi cruciali per preservare la forza lavoro docente e, di riflesso, la qualità del sistema scolastico nel suo insieme.


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